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Sconcerti, il commosso ricordo di Simoni: Ha sempre avuto ragione

23/05/2020 08:31

Sconcerti, il commosso ricordo di Simoni: Ha sempre avuto ragione |  Sport e Vai

E' Mario Sconcerti sul Corriere della sera a scrivere un commosso ricordi di Gigi Simoni, morto ieri a 81 anni: "era una persona per bene, molto semplice, gentile, nel senso dell’educato, non del remissivo. Mi dispiace, anche adesso che non c’è più, leggere che sarà ricordato soprattutto per il mancato rigore su Ronaldo nella partita con la Juve. È troppo poco. Per quanto grande possa essere stato l’errore, Simoni ha avuto una sua grande vita anche fuori da quella partita. Non è giusto chiuderlo in un episodio e non è giusto nemmeno chiuderlo in una squadra.

Simoni ne ha toccate 18, credo sia un record, (Genoa, Torino, Napoli, Inter , ma anche Ancona, Gubbio, Carrarese). Ha vinto sette campionati di B. L’Inter gli dette Ronaldo e lui le restituì una Coppa Uefa vinta a Parigi contro una grande Lazio che scomparve subito.

Simoni portava con sé una piccola fortuna amara, capiva la vita, era un maestro, ma non riusciva a pararne tutti i colpi. Ha avuto dolori molto forti, come la morte di suo figlio giovanissimo, e grosse delusioni. Credo che nel calcio la più grande gliel’abbia data l’Inter sette mesi dopo la Coppa Uefa. Era fine novembre, il giorno prima aveva battuto la Salernitana. E quella stessa mattina a Coverciano gli avevano dato la Panchina d’oro per la stagione. Vide arrivare Mazzola con la testa bassa, capì che portava il suo esonero. Sentì l’umiliazione di non essere stato licenziato da Moratti, avrebbe capito meglio. Così la prese molto male ma si rese conto presto che se avesse continuato a voler bene all’Inter gli interisti gliel’avrebbero restituito. Quello sarebbe stato il suo vero ricordo, la sua immagine nella storia.

Ha dato e avuto amicizia da centinaia di giocatori, dirigenti, arbitri. È stato un maestro di calcio lieve e convinto a cui è mancata la buona stella nell’attimo in cui gli avrebbe davvero illuminato la strada. Ma so che è stato felice, consapevole di sé e della sua saggezza. «Ho rimpianti, certo. Ma è averne che mi convince di aver vissuto una bella vita». Me lo disse una sera a Viareggio pochi anni fa. Faceva ancora calcio e ancora vinceva: col Gubbio dalla C2 alla B. Aveva ragione. L’ha sempre avuta".


Tags: inter simoni sconcerti

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