Sconcerti al veleno: “Il calcio italiano è debiti e Var”

Il giornalista Mario Sconcerti si scaglia contro il calcio italiano. Il pareggio contro l’Irlanda del Nord, che costringerà gli azzurri a ricorrere agli spareggi per conquistare la qualificazione al Mondiale. Gli azzurri corrono il rischio di non partecipare alla massima competizione per nazionali per la seconda volta consecutiva, ma questa volta l’Italia arriva agli spareggi dopo aver conquistato il titolo europeo. A commentare la delusione italiana ci pensa il giornalista Mario Sconcerti.

In due mesi la nazionale è diventata un’altra squadra. Lo era già stata contro la Spagna e poi con l’Inghilterra, ma quelle erano finali, hanno storie ed atmosfere diverse. Da settembre abbiamo smesso di giocare alla Mancini, siamo tornati al vecchio possesso palla, mai più un gioco a due tocchi. Abbiamo dato la colpa a Immobile, poi guardi la situazione dall’alto e vedi che nelle prime dieci in classifica c’è solo un centravanti italiano: Immobile. In due mesi abbiamo fatto diventare antica l’ultima generazione. Ci sono ormai tre giocatori italiani ogni dieci e molti di quei tre sono di giro. Gli altri fanno le nazionali con i giocatori che sono all’estero. Noi abbiamo portato l’estero in Italia. Siamo ormai tutta far e distintivo, debiti e superlativi. Ma non basta più.