Scommesse, Tonali inguaia il Milan? L'avvocato ammette: Rischio illecito sportivo

Le giocate di Tonali sul Milan, e a quanto pare anche sul Brescia ai tempi in cui indossava la casacca delle Rondinelle, rischiano di mettere nei guai le sue vecchie squadre? Per il momento no, ma se dovesse emergere che Milan o Brescia sapevano tutto e non hanno comunicato nulla alle autorità federali, allora potrebbero incappare in punti di penalizzazione. A paventare questa possibilità è uno dei massimi esperti di diritto sportivo in Italia, l'avvocato Eduardo Chiacchio, intervistato dal Messaggero. Il fatto che Tonali abbia scommesso, a quanto pare, sempre per la vittoria dei suoi compagni non è un'attenuante:

Si può comunque prefigurare l'illecito sportivo ma ora c'è il principio dell'attività preventiva. Il Milan deve dimostrare di aver posto in essere tutte le azioni necessarie per scongiurare il rischio di un coinvolgimento a titolo di responsabilità oggettiva. Così il Bisceglie fu prosciolto, denunciando in Figc Giordano Maccarone squalificato in via definitiva perché scommetteva sul numero di calci d'angolo battuti durante un incontro.

Scrive il quotidiano romano:

Qual è la differenza fra Tonali e quel caso? Il club rossonero sarebbe stato all'oscuro di tutto (Chiné valuterà se convocarlo), conferma arrivata da Sandro che ha negato di aver scommesso per alterare lo svolgimento o il risultato di una gara o assicurare a chiunque un vantaggio, i casi che configurerebbero l'illecito sportivo. Dall'incrocio della sua narrazione con il contenuto di cellulari e tablet sotto sequestro (e di cui è stata effettuata copia forense) stanno emergendo riscontri in questo senso. Insomma, ad oggi gli inquirenti non hanno evidenze probatorie che spingano verso la frode sportiva, ma non escludono ancora nessuno scenario.