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Sarri: Nessun rimpianto, ora penso solo al secondo posto

13/05/2016 15:04

Sarri: Nessun rimpianto, ora penso solo al secondo posto |  Sport e Vai

“Sono stato l’unico a dire che avrebbe vinto la Juve quando erano dietro, hanno confermato di essere di un’altra categoria, di fronte a una squadra che ha vinto 26 partite su 27 c’è poco da fare”. Sarri non ha rimpianti per lo scudetto ma non si sente ancora sicuro del secondo posto, nonostante al Napoli basti battere il Frosinone in casa domani sera: “Abbiamo fatto il record di punti storico del Napoli, ora abbiamo la possibilità di centrare un risultato straordinario e la testa deve rimanere sull’ultima partita. Non è tempo di rimpianti, magari qualcosa l’abbiamo anche sbagliata ma ci sarà tempo per le valutazioni. Non ho nessuna emozione adesso, solo un po’ di preoccupazione perché il clima attorno alla squadra non è quello giusto. Ci aspetta una partita non semplice, non è una formalità: vincere senza soffrire e faticare è impossibile.  Guardate cos’è successo ad Atletico Madrid e Ajax, che hanno perso il campionato contro un club retrocesso. Il San Paolo ci darà una mano, sarà più importante di sempre il supporto del pubblico. Le emozioni sono intime e per me è stato emozionante anche vincere i campionati di B e di C, è chiaro che questo sarebbe il risultato più importante della mia carriera. Ad agosto mi sembrava un traguardo difficilmente raggiungibile anche se ho sempre avuto, sin dal primo momento, che questo gruppo potesse fare grandi cose”. Tra i meriti del tecnico c’è l’aver migliorato alcuni giocatori rispetto alla scorsa stagione: “Mi sento solo come uno che ha cercato di dare una mano a questa squadra, migliorando quei punti dove era più vulnerabile ma alla fine in campo vanno loro e la stragrande maggioranza del merito è dei giocatori che hanno voluto migliorarsi. Sono stati disponibili, hanno accettato di cambiare modo di giocare e di pensare, molti di loro erano già giocatori affermati ma si sono messi a disposizione”.

I MERITI DI HIGUAIN - Tra questi c’è Higuain, che insegue il record di gol di Nordahl: “Il merito non è mio ma di sua madre, Gonzalo mi dice che sono come suo padre che lo critica sempre e comunque, ma penso gli sia servito da stimolo a capire che ha un potenziale straordinario. Lui è di livello mondiale, dall’esterno ero convinto che potesse fare di più e quest’anno l’ha fatto. Eppure ho la sensazione che abbia ancora margini di miglioramenti. Ce li ha in canna”. Anche con i tifosi si è creato un feeling incredibile: “Sono orgoglioso che i ragazzi abbiano lasciato a questo pubblico che se la giocavano sempre con tutti. I risultati sono stati importanti per far tornare la gente allo stadio ma sicuramente è questa sensazione di aver dato sempre tutto ancor più importante”. Il Napoli anche nelle sfide perse con le grandi non ha mai sfigurato: “Avere una forte identità tattica ci ha aiutato, i giocatori hanno trovato maggiore sicurezza. Siamo potuti ripartire anche dopo alcune sconfitte proprio grazie al fatto che la squadra aveva sempre giocato e fatto la partita, anche quando ha perso”.

 


Tags: juventus napoli sarri

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