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Sarri: A nostro calcio servono strutture e cambiare calendario che è folle

20/11/2017 13:52

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Quasi da dentro o fuori. Domani c'è Napoli-Shakhtar e per i partenopei vincere è l'unica maniera per continuare a sperare di passare il turno in Champions. Potrebbe non bastare, certo, ma sicuramente un passo falso con gli ucraini significherebbe salutare in anticipo la massima competizione internazionale. Sarri sa che serve l'impresa: “La nostra situazione di classifica è difficile, abbiamo solo un piccolo spiraglio davanti e dobbiamo cercare di sfruttarlo. Non dipende tutto da noi ma in quella piccola luce dobbiamo cercare di buttarci dentro, senza fare grandi calcoli. Mi aspetto un Napoli che giochi con anima e cuore, non si può lasciare questa manifestazione senza aver dato tutto. Arriviamo con la miglior condizione fisica degli ultimi tre anni a questo appuntamento”. Lo Shakhtar è un brutto cliente: “Sono pericolosi, dovremo concedergli anche degli spazi ma dai miei mi aspetto una grande prestazione almeno dal punto di vista della mentalità. All'andata si poteva anche non perdere ma tutti hanno sottovalutato questa squadra, ci sta di perdere contro di loro perchè sono un'ottima formazione, che riesce a innescare i 3 trequartisti dietro l'attacante e sono pericolosissimi. Come ti allarghi 3 metri ti mettono in difficoltà, noi possiamo fare di più in fase offensiva rispetto all'andata”. Domani mancherà lo squalificato Koulibaly: “E' un giocatore importante ma se pensiamo di essere una squadra organizzata dovremmo ovviare, su Mario Rui a sinistra vediamo se è in grado di recuperare e garantire almeno un lungo spezzone di partita, è uscito acciaccato dalla gara col Milan. Hamsik? Fin quando mi chiederete se gioca allora giocherà sempre, quando smetterete gli darò un giorno di riposo. E' un fuoriclasse assoluto, non sta attraversando un momento brillantissimo e proprio per questo gli sto accanto e lo sostengo”. Solo poche battute sul terremoto in Figc: “In questo momento la politica sportiva non mi piace, non mi interessa commentare le dimissioni di Tavecchio, vedremo se in futuro mi piacerà. Un uomo di calcio al potere? Contano soprattutto le strutture secondo me, bisogna fare un discorso ampio, è riduttivo anche pensare solo ai tanti stranieri”. Il discorso poi si sposta: “L'evoluzione che ha preso il calcio in generale non mi fa impazzire, vediamo se c'è qualcuno che ha idee in proposito? Bisogna smettere di andare dietro i luoghi comuni e cominciare a pensare”. Sull'ipotesi di un ct part-time non si sbilancia: E' indispensabile la riforma dei calendari e poi si può avere un'idea del ct, questo calendario è folle, sono sconvolti tutti i campionati più importanti. Ci sono 4 soste per le nazionali e i campionati finiscono a maggio, se si tolgono le 4 soste i campionati finirebbero ad aprile e dopo potrebbero dedicarsi alle nazionali senza compromettere né le vacanze dei giocatori, né i ritiri dei club. Se il calendario continua ad essere questo il ct può essere più un selezionatore che un allenatore”.

Stefano Grandi


 


Tags: napoli champions sarri

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