23/01/2024 09:03
E' stato il capodelegazione della sua Italia per 5 anni, dal '91 al '96: Gigi Riva era un idolo prima per Arrigo Sacchi e un amico poi. L'ex ct alla Gazzetta ricorda
Era stato un grandissimo giocatore ed era una grandissima persona. Umile, educato, modesto. Un uomo vero. Riva rispettava gli altri e aveva un grandissimo amore per la maglia azzurra. Ricordo che una volta, mi pare prima della sfida contro la Scozia all’Olimpico, mi vide che facevo le flessioni. Gli dissi: 'Gigi, guarda qui che muscoli'. E lui: 'Bravo, continua'. Vincemmo la partita contro la Scozia e lui mi obbligò, alla vigilia di ogni gara, a fare almeno cinquanta flessioni. Io sudavo e lui contava".
Ogni tanto ci raccontava di quando era calciatore, storie che venivano direttamente dagli anni Sessanta o Settanta.
Aveva una sola parola e di lui ci si poteva fidare ciecamente. D’altronde la sua carriera è la testimonianza del suo carattere: giocava nel Cagliari, lo volevano i grandi squadroni del nord, la Juve, l’Inter e il Milan, ma lui non si mosse dalla Sardegna. Era un uomo tutto d’un pezzo: elegante, signorile, aveva uno stile inconfondibile. Poteva sembrare burbero, ma vi assicuro che aveva una notevole dose di ironia. Stare al suo fianco, per me, è stato un privilegi