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Sacchi: A Berlusconi consigliai Sarri e Dybala per il Milan

02/10/2017 14:34

Sacchi: A Berlusconi consigliai Sarri e Dybala per il Milan |  Sport e Vai

“Il Napoli non è abituato a vincere, ha vinto solo due volte lo scudetto ma stanno compiendo un capolavoro strano, giocano un calcio che non è italiano, il nostro calcio è di paura, di furbate, di sfruttamento dei singoli e non delle idee, chiunque ama il calcio ama il calcio del Napoli ma non so dire se riuscirà ad arrivare fino in fondo”. Ospite di GrParlamento a “La Politica nel pallone”, l'ex ct Arrigo Sacchi parla del momento d'oro del Napoli ed elogia Sarri, ribandendo che al tempo l'aveva consigliato al Milan: “Parlai con Galliani e Berlusconi, dissi a Silvio: 'se prendi Sarri dimostri di essere ancora una volta 25 anni davanti agli altri e rifai quello che hai fatto con me'. Avevo consigliato anche Dybala, che è intelligentissimo e fa sempre la cosa giusta. Berlusconi però rimase indeciso”. Poi aggiunge: “Il calcio è la metafora della vita, tutto quello che c'è di positivo e negativo nella nostra società c'è anche nel calcio, in genere cerchiamo di sopravvivere invece il Napoli sta facendo bene con giocatori non famosi, l'unico che avevano l'hanno venduto per 90 milioni. Al centro del progetto c'è il gioco e non il giocatore. Brecht diceva: senza un copione ci può essere solo improvvisazione e pressappochismo. Troppi tatticismi nel calcio italiano, ieri il primo tempo di Milan-Roma è stato noioso e brutto, e pensare che hanno speso tanti soldi”. Sacchi parla anche dell'esonero di Ancelotti: “Sono dispiaciuto ma per il Bayern, pensavo fosse un club diverso invece è come gli altri. Carlo ha vinto tanto facendo un calcio positivo. Lo rivedrei al Milan? Lo rivedrei dappertutto, anche in nazionale, ha esperienza e capacità ma preferisco non parlare del Milan perchè direi cose non positive. In Italia è difficile trovare squadre con identità, qualcuno c'è, ma in realtà oggi abbiamo riscoperto il libero, bisogna smettere di scrivere che si gioca a 3 perchè in realtà c'è il libero dietro”.

Stefano Grandi

 


Tags: milan sacchi sarri

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