Ronaldo, continuano i problemi con l'Al Nassr

Dal suo arrivo in Arabia Saudita, Cristiano Ronaldo pare essere accompagnato dalla mitica nuvoletta nera che accompagnava il grande Paolo Villaggio, nelle altrettanto mitologiche peripezie e disavventure del ragionier Fantozzi.

Per Cr7, infatti, è arrivata l'ennesima piccola (nulla che non sia risolvibile in qualche modo) beffa. Come già trattato, l'asso portoghese sarà costretto a rimandare il proprio esordio con la maglia dell'Al Nassr per via dei due turni di squalifica rimediati con la maglia dello United dopo il telefonino rotto a un tifoso. Ma la gara contro l'Al Tai, è slittata anche di un giorno a causa proprio delle nuvole con, come riportato anche da La Gazzetta dello Sport, la piogga battente sulla penisola araba a danneggiare l'impianto elettrico dello stadio Mrsool, casa proprio del nuovo club di Cristiano.

Ma non è finita qui, visto che l'ex Juve e Real, nonostante la presentazione in pompa magna e le interviste di rito (con tanto di gaffe sul Paese che lo potrà ammirare in campo, confuso con un lapsus con il Sud Africa), non è ancora a tutti gli effetti un giocare dell'Al Nassr. Il motivo? Semplice, il club saudita non ha ancora potuto tesserare Ronaldo per via del raggiunto limite di stranieri in rosa imposto dal regolamento della Saudi Professional League. Cristiano sarebbe, infatti, il nono sugli otto disponibili. Occorrerà liberare prima uno slot, poi, quello che molti indicano come il canto del cigno di un campione straordinario potrà realmente iniziare. Nuvole permettendo...