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Roma, Totti: Tornassi indietro giocherei sempre centravanti

08/12/2015 12:04

Roma, Totti: Tornassi indietro giocherei sempre centravanti |  Sport e Vai
Per il restyling del sito ufficiale della Roma Francesco Totti concede un’intervista a 360 gradi in cui parla di tutto, dai suoi esordi ai ricordi più belli. E rivela un piccolo rimpianto: avrebbe voluto giocare centravanti sin dagli inizi della carriera: “Dal 2001/2002 in poi ho iniziato ad essere schierato spesso come prima punta assieme a Cassano o a Batistuta. Mi sono trovato subito a mio agio. Giocando vicino alla porta hai più possibilità sia di fare gol sia di fare assist ed è una cosa che mi è piaciuta sin dall’inizio. Con Spalletti, poi, c’è stato il cambio di ruolo definitivo, ho fatto la prima punta fissa, ma sempre in una veste atipica. Non me lo sarei mai immaginato di fare il centravanti il carriera, non pensavo di avere le caratteristiche adatte. Fortunatamente, però, è andata più che bene. Con Spalletti ero libero di muovermi ed è stato il ruolo in cui mi sono trovato meglio in carriera. Se potessi scegliere tornando indietro giocherei sempre centravanti”. Ampio capitolo è dedicato anche al suo celebre “cucchiaio”: “L’importante è che entri la palla. Il gesto tecnico ovviamente è diverso, più difficile, più bello. È una cosa istintiva. Una cosa che faccio anche in partita, in mezzo al campo. In allenamento mi capita di fare uno scavino, così, solo per fare un passaggio. Mi viene spontaneo, non ci sto a pensare, non è per innervosire l’avversario. Ricordo il primo rigore segnato così: Roma-Bologna, maggio 2000, a Pagliuca, sotto la Curva Nord. Fu quasi un riscaldamento per Euro 2000. Poi ce ne sono stati anche altri. Per esempio un portiere rimase fermo e me lo bloccò (Sicignano). Ci rimasi male lì per lì, ma ripeto: per me il cucchiaio è un modo come l’altro di calciare, non lo faccio per prendere in giro il portiere. È esecuzione”. Scontata l’esultanza preferita: “Il dito in bocca. Ormai è un mio tratto distintivo, non posso più cambiarlo. Da quel Roma-Chievo del 2005 non l’ho mollato più. Volevo iniziare a farlo per Ilary in realtà, che sta sempre con il dito in bocca. Poi è diventata un’esultanza per tutti e tre: Ilary, Cristian e Chanel”. Sulla partita più bella due ricordi: “Credo sia Roma-Juve 4-0, con Cassano azzeccammo quasi ogni passaggio. Però aspetta, voglio pensarci bene. C’è n’è un’altra in cui mi riuscì tutto: Roma-Empoli, sul neutro di Palermo. Due gol, uno di testa e uno in pallonetto, di interno, a superare il portiere. Giocai davvero bene. Ora dovrei pensarci meglio, riguardarmi altre partite. Però così, di primo impatto, sceglierei queste due che ho appena detto”. Italia a parte avrebbe voluto giocare nella Liga: “Sì, in Spagna, senza dubbio. Il mio stile di gioco è molto simile a quello spagnolo: più tecnico che fisico, se paragonato alla Premier e alla Serie A. Rispetto all’Inghilterra, la Spagna pende più verso il calcio giocato: c’è più divertimento. Te lo dimostrano anche quando ci vai da avversario: se fai un bel gioco o un bel gesto tecnico ti battono le mani”.

Tags: Roma totti spalletti cucchiaio

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