Roma, Smalling svela il perché del suo mancato approdo all’Inter

Durante un intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, Chris Smalling ha parlato degli obiettivi della Roma per la prossima stagione:

Dobbiamo migliorarci rispetto alll'anno scorso, quindi vincere un trofeo e posizionarci tre le prime quattro in campionato per qualificarci alla prossima Champions League. Non parteciparci dalla stagione 2018/19 è troppo, per un club come la Roma deve essere l'obiettivo minimo. Anche questo ci deve dare la spinta per una maggiore regolarità. Non siamo contenti di essere finiti dietro la Lazio e che loro giochino la Champions e noi no, ma sono sicuro che questo ci darà la motivazione giusta per risalire. Voglio essere d'esempio per i compagni, ma ci sono anche altri leader in rosa

Nel corso dell’intervista il difensore inglese ha parlato anche delle voci che lo volevano all’Inter e di come la Roma si sta muovendo sul mercato:

Mi voleva l'Inter? Avevo ben chiara la volontà di restare a Roma, dove mi sono sempre trovato molto bene. Ho parlato con Mourinho, Pinto e la proprietà, ho ascoltato le ambizioni e non ho avuto dubbi. Con questi tifosi poi... 

L'arrivo dei nuovi può essere importante. Sono contento per Ndicka, Kristensen e Aouar. Se può giocare insieme a Pellegrini? Sono due ottimi calciatori, non sarà un problema. Scamacca o Morata? Fortunatamente non toccherà a me decidere. Sono due grandi giocatori, verrà fatta la scelta più giusta. Non è un segreto che ci serva un'altra punta 

Il classe ’89 ha anche speso parole al miele per il suo allenatore, José Mourinho:

La cosa più importante è vincere. Poi si dicono tante cose, soprattutto se di mezzo c’è Mou. L'ideale è trovare un equilibrio tra spettacolo e vittoria. Ma alla fine quello che conta è vincere. La stagione si misura sui successi. José è sempre lui e lo sarà anche tra 5-10 anni. Una persona che ha nel Dna la vittoria: può essere cordiale nei momenti di relax e concentrato quando ci si allena o si gioca. Come personalità è lo stesso di sempre