Roma-Napoli, Mourinho parla di sfortuna e arbitro: Che ingiustizia

José Mourinho si appella alla sfortuna e all'arbitraggio per spiegare la sconfitta della Roma contro il Napoli. Nessun accenno all'incredibile e mortificante dato - zero tiri in porta - che più fa arrabbiare i tifosi giallorossi, solo un generico accenno alla presunta "ingiustizia" del risultato finale. Così lo Special One a Dazn:

"Abbiamo giocato una prestazione sufficiente per non perdere la partita, avrei voluta vincerla come l'ha vinta il Napoli: due tiri in porta e un gol a 10' dalla fine. I cartellini gialli e la stanchezza si sono fatti sentire dopo il 70'. Avevo diversi calciatori infortunati. Do comunque un abbraccio ai miei, avverto un sentimento di ingiustizia. Prima del gol del Napoli abbiamo avuto una buona occasione nella ripresa con Zaniolo, un altro paio di buone situazioni. Non abbiamo avuto chi è stato in grado di trasformare le occasioni".

Ma perché Mourinho si lamenta di Irrati? 

"Non mi sono piaciuti i cartellini gialli nel secondo tempo, troppi ammoniti tra i miei. Irrati è un bravo arbitro, equilibrato, non voglio parlare di lui. Cosa è mancato nel finale? Non riuscivamo più a pressare per la stanchezza. C'era uno del Napoli che si butta sempre, come si chiama...ah sì, Lozano, e Ibanez non riusciva più a scivolare su di lui. Tutto qui".