Roma, Nainggolan insiste: Inventata lite di Bergamo

Prima l'ha smentita sui social, ora anche in sala stampa. Radja Nainggolan ribadisce che non c'è stata alcuna lite e alcun battibecco con il vice di Spalletti dopo la sconfitta con l'Atalanta di domenica. Prima della gara di Europa League con il Plzen il centrocampista della Roma assicura di nuovo: “E' stata scritta una storia inventata totalmente al contrario. Quello che è successo ci riguarda nello spogliatoio, a volte si scrive troppo velocemente". Argomento sul quale interviene anche Spalletti: "È un episodio tattico, c'erano state sostituzioni e si può invertire la posizione. Chiaro che se chi è a bordocampo ha la volontà di raddoppiare le difficoltà raccontando bugie, che hanno le gambe corte, non ti resta niente da dire. È una bugia anche quanto detto il giorno dopo, della riunione. Una bugia totale. Non è il tempo di parlarne in una partita internazionale, parliamone sabato. Cominciamo a fare nomi e cognomi. Parliamo di quello che uno dice e non dice”. Tocca di nuovo a Nainngolan e dopo un passaggio sulla nazionale belga, con il neo-ct che continuaa non chiamarlo (“lui dice che non mi vede bene, ha fatto le sue scelte. Io ero un po' deluso, penso sia normale, la nazionale è sempre un obiettivo. Ho lavorato bene qui, ho migliorato un po' il livello personale, il fisico. Sono contento di essere rimasto qui. Bisogna accettare le scelte e basta, spero di nuovo di esserci la prossima volta, dipende solo da me”) si parla del contratto, il rinnovo non arriva: "Sono in sintonia, ho fatto la scelta di restare qui e sono contento di star qui, voglio restare perché altrimenti avrei scelto diversamente prima. Non sto parlando con la società ma in questo momento sto sereno e idem loro". Sulla sconfitta con l'Atalanta è serafico: “Penso che tutti noi sapevamo che sarebbe stata una partita difficile. Nel primo tempo abbiamo avuto occasioni, se non fai gol le partite non le vinci. L'1-0 ci stava stretto, poi l'avversario era in un buon momento. Non abbiamo fatto la miglior gara, ma sono stati bravi loro e noi un pochino meno. Ora tocca a noi far vedere che è solo un passo falso, che cominciamo a non avere più risultati negativi e solo positivi".

Stefano Grandi