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Roma, Mourinho si presenta tra entusiasmo e regali

02/07/2021 19:40

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Con l'inizio ufficiale della sua era in giallorosso, José Mourinho ha rilasciato al canale ufficiale del club la sua prima intervista da allenatore della Roma. Tantissimi i temi trattati dallo Special One, che inizia la chiaccherata sottolineando il suo entusiasmo:

Sono entusiasta sin dal primo giorno e in questo sono sincero. Lo sottolineo perché fin dal primo incontro con la proprietà e Tiago Pinto, ho avuto sensazioni molto positive. Questo significa molto per me. Ho entusiasmo perché abbiamo parlo di idee, ma anche di una cosa molto importante come le sensazioni a livello umano, l'empatia, che è qualcosa a cui do un grande valore. Fin dal primo giorno, non vedevo l'ora che arrivasse il vero "primo giorno", cioè oggi.

Tornando sulle sensazioni, Mournho spiega:

Questa situazione mi piace perché non siamo davanti a un pregetto dei Friedkin, di Mourinho, di Pinto o di chi altro, ma questo è il progetto della Roma. Questo mi hanno lasciato i colloqui dei mesi scorsi e mi ha colpito molto. Mi ha sorpreso il fatto che Friedkin e il figio Ryan parlassero sempre dei tifosi. Ho già vissuto situazioni in cui la proprietà di un club era straniera e, spesso, i prorpietari parlavano dei "loro" club. Qui è diverso, e i Friedkin parlano della Roma come del club dei romanisti e che tutto il lavoro è pensato per i tifosi. Questo è stato molto, molto importante per me.

Sull'ultima stagione della Roma, Mou spiega:

Abbiamo chiuso la scorsa stagione con 29 punti dall'Inter e 16 dalla zona Champions, ma penso che sia sbagliato giudicare un club dall'ultima stagione. Ci vuole un punto di vista più ampio e io so bene che cosa sia la Roma. Conosco la tifoseria, la passione. La proprietà vuole lasciare un'eredità per il futuro e fare qualcosa di importante, lavorando in modo sostenibile alla creazione delle basi per il successo, che spero possa arrivare mentre sono qui. Ho un contratto triennale e, magari, ne faremo un secondo, ma spero che i risultati del nostro lavoro si possano vedere mentre io sono qui, lo voglio davvero.

Sugli obiettivi, Mourinho rivela:

Ma occorre fare un passo alla volta. Però è importante avere le idee molto chiare sul progetto e gli obiettivi, che sono quelli di crare una Roma vincente anche in futuro, non solo in un momento isolato, qualcosa che resista ai tempi duri. Organizzando al meglio ogni aspetto del club che abbia a che fare con la squadra. Sarà un progetto che interesserà ogni aspetto del club per dare un futuro alla Roma e ai suoi tifosi, e io sono pronto ed entusista di farne parte. Voglio essere un fattore che acceleri il processo e mi auguro di vedere risultati prima delle fine del mio contratto. Non è nella mia natura lavorare e basta, voglio raccogliere i frutti del lavoro. In questi anni, ho fatto esperienza e sono migliorato tanto. Penso di essere un allenatore migliore rispetto a quello arrivato in Italia nel 2008.

Poi, lo Special One si sofferma sui tifosi giallorossi:

Qui c'è sempre una grande passione. L'ho vissuta da avversario e ora sarà bello viverla da dentro. I tifosi della Roma sono speciali perché non lasciano mai sola la squadra. Negli ultimi anni hanno avuto poche possibilità per gioire, ed è una cosa incredibile. Credo che abbiano bisogno di vedere una luce e voglio creare una squadra di cui i tifosi siano orgogliosi. Sarà importante far capire che tutti quelli che amano il club devono sentirlo dento di loro e in campo, così come devono sentirlo i giocatori.

Sul mercato, Mou dimostra di avere le idee chiare:

Mi aspetto che arrivino dei regali. Spero che la proprietà e Tiago Pinto mi facciano dei regali, ne sarei contento, sarebbe uno stimolo in più e mi darebbe un maggiore potenziale per iniziare il processo. Sfrutterò la preparazione per conoscere meglio i giocatori più giovani, voglio vedere come si comportano e creare un rapporto con loro, collaborando sempre con il settore giovanile per portare i giovani in prima squadra, che è una cosa molto importante per un allenatore. Poi, ogni giocatore deve sentirsi parte della squadra e voler dare il massimo per il bene della Roma. Devono essere tutti conteni quando si vince e tristi quando si perde, ma soprattutto tutti devono sentirsi parte della squadra.


Tags: Roma serie a mourinho

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