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Roma, Mourinho parla di De Rossi e del ricordo più bello della città eterna

09/02/2024 13:09

Roma, Mourinho parla di De Rossi e del ricordo più bello della città eterna |  Sport e Vai

In una lunga e intensa intervista a OHM, Josè Mourinho ha voluto tracciare un bilancio della sua ultima panchina in Serie A, ricordando come la Conference League sia stato il momento più toccante del secondo mandato in Italia per il portoghese. 

Sono tanti, belli e brutti, ed è difficile. Se devo scegliere dico l’ultimo con la Roma. Non è il trofeo più importante che ho vinto, ma dico la Conference League perché è l’ultimo e per la dimensione di gioia che ha portato. Ma ho tante partite fantastiche nella carriera da ricordare, è difficile scegliere. Anche tra quelli brutti: ho perso due semifinali di Champions ai rigori, una finale di Europa League ai rigori perché l’arbitro ha deciso che non potevamo vincere.

Un pensiero su Daniele De Rossi e Francesco Totti, bandiere storiche della squadra capitolina: "Non ho un giocatore in particolare. Ad esempio, Messi non ha mai avuto bisogno di un allenatore. Dire di allenare Messi, chi lo dice? Mi sembra assurdo: sa tutto ed è nato con tutto, sarebbe solo per dire di aver avuto l’onore di allenarlo. Per restare in ambito Roma, volevo De Rossi all’Inter e al Real Madrid ma non è stato possibile. Volevo Totti all’Inter anche in età avanzata, ma non è stato possibile. Sono giocatori che vuoi ma non riesci ad avere".

Lo special One e la sua collezione di magliette: "Non sono un collezionista, ma ho delle maglie. Non trovo o chiedo, ma ogni tanto sì. Avrò tipo 200 maglie, sembrano tante ma 200 maglie in 1200 partite non sono tante. Mio figlio è un caso speciale perché mi chiede solo il top dei top. Ha una collezione più piccola della mia, ma ha solo top: Benzema, Modric, Messi, Cristiano Ronaldo… mio figlio punta solo in alto"  


Tags: Roma mourinho Daniele De Rossi

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