Roma, Mourinho: Ecco che cosa ho chiesto a Zaniolo

Al termine del playoff di Conference League vinto 3-0 dalla sua Roma contro il Trabzonspor, ai microfoni di SkySport, José Mourinho ha analizzato la gara e toccatto i temi più importanti dell'avvio di stagione giallorosso.

Sulla prestazione, lo Special One spiega:

Stasera mi sono piaciuti la mentalià, il risultato e l'empatia mostrata dalla squadra. Abbiamo avuto qualche difficoltà, ma i tifosi hanno capito che abbiamo uno spirito, un modo di pensare. Credo sia un peccato che una squadra come il Trabzonspor non giochi nemmeno la Conference League... questa è una squadra da Europa League. Se Rui Patricio non avesse fatto quella parata strepitosa a inizio ripresa sarebbe stata un'altra gara. Noi dobbiamo essere umili e capire che questo 3-0 nasce negli ultimi 15'. Per loro il passivo è troppo pesante.

In merito ai momenti più complicati, Mourinho rivela:

Occorre sapere giocare quando arrivano le difficoltà. Facile giocare quando domini, ma quando sei in difficoltà devi saper resistere... e avere un portiere come Rui Patricio. Avevo detto che non sarebbe venuto a Roma a visitare la città. La sua parata ci ha permesso di resistere alle difficoltà, poi siamo stati bravi in contropiede. Zaniolo? Gli ho chiesto se avesse bisogno di due giorni di vacanza e mi ha detto di no. Domenica, ovviamente, non gioca, ma il fatto che non si sia voluto riposare significa qualcosa.

Su Abraham:

Si vede che fisicamente non è ancora al nostro livello, ma credo che tutti abbiano capito la sua qualità e la sua mentalità. Negli ultimi 3' in campo ha colpito la traversa e coperto come fosse stato un terzino.

Poi, Mou sembra alludere al possibile addio di Borja Mayoral, seguito dalla Fiorentina:

Borja oggi avrebbe meritato di giocare ed è un peccato che io non lo abbia potuto far entrare in campo.

Sulle possibilità di crescita della Roma, Mourinho predica calma, poi lancia un messaggio alla società in merito la mercato:

Crescita del gruppo? Io cresco con loro e questo per me è molto importante. Per lavorare al meglio ho bisogno di amare i miei giocatori, altrimenti non sarei io. Per questo motivo li ringrazio. Sono molto felice di crescere insieme a loro. 

Possiamo migliorare in tante cose. Sia mentalmente sia dal punto di vista emozionale. Credo che difensivamente stiamo bene. Dobbiamo, invece, migliorare nel pressing alto. I ragazzi sono abituati più ad attendere, ma voglio che si pressi di più. Mi piace l'entusiasmo del pubblico, ma la gente deve capire che abbiamo vinto tre partite, non trenta. Siamo felici della crescita, ma non dobbiamo perdere la consapevolezza che in campionato ci sono avversarie di livello. Anche perché, guardando alla panchina, alcune posizioni sono ancora scoperte e facciamo fatica ad essere competitivi ad alto livello. Detto questo, ho 58 anni e più di 900 gare alle spalle, non è certo l'entusiamo a farmi cambiare idea o a impedirmi di dire quello che penso.

Infine, una battuta sul rinnovo di Pellegrini:

Lorenzo deve firmare il suo contratto domani, dopodomani. Il club è fantastico con lui e lui è fantastico con il club. Certamente firmerà presto. Se non andasse in Nazionale deve succedere in quella settimana, altrimenti firma quando torna, sicuro.