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Roma, Iturbe: Non sono ancora un campione, devo fare di più

07/11/2014 15:54

Roma, Iturbe: Non sono ancora un campione, devo fare di più |  Sport e Vai

Sul calciomercato è stato il pezzo pregiato della Roma, che per sottrarlo a Juventus, Napoli, Milan ed altri club europei ha versato qualcosa come 30 milioni di euro ma Iturbe sa benissimo di non aver ancora reso secondo le aspettative. L’ex Verona ha alternato prestazioni monstre a flop inattesi e lui stesso ammette di dover dare di più come confessa alla radio ufficiale giallorossa: “Io ancora non mi considero un campione. Qui ci sono giocatori che hanno vinto e sanno come vincere. E c'è un allenatore che capisce molto di calcio. Ancora non ho avuto la possibilità di dare il meglio, posso fare di più e la squadra mi aiuta tanto. Mi mancano tante cose, non ho giocato tanto ma penso di fare bene". Con i nuovi compagni si è ambientato presto (“il più simpatico è Borriello, il più rompiscatole Nainggolan. Totti è un grande uomo, dentro e fuori dal campo, da avversario, non sembra. Destro parla poco ma segna. Borriello è un grande calciatore, quando giocherà farà bene per noi e darà tutto. Anche Ljajic è un grande calciatore che aspetta il suo momento. Florenzi gioca davvero bene, a tutto campo, difesa e attacco e va in Nazionale") e le abitudini che aveva in Sudamerica le ha presto abbandonate: “Ho preso tante botte nella mia breve carriera. Adesso mi sono adeguato, ora che mi sono fatto male: ho pensato che anche io devo dare delle botte". Da Verona a Roma, da Mandorlini a Garcia, quante cose sono cambiate: “Qui c'è tanto da fare, giochiamo la Champions, non è facile giocare tutte queste partite. Faccio più fisioterapia che allenamento. Il gioco poi è diverso, ma penso che anche a Verona ho imparato a difendere, cosa importante per un attaccante. La Roma già lo scorso anno era forte. Ora ci siamo rafforzati con giocatori di qualità come Keita”. Con Gervinho è una gara a chi è più rapido ma i due non si sono ancora sfidati in un duello personale: "No, ancora no. Ma credo che sia più veloce di me. A chi mi ispiravo da piccolo? Guardavo tanto Ronaldinho, quando vinceva tutto e giocava in quel Barcellona lì".

Stefano Grandi     


Tags: Roma totti mandorlini iturbe Garcia

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