Roma, Garcia: Siamo outsider ma non spettatori in Champions

Ha imparato presto come addomesticare il popolo giallorosso Rudi Garcia. Ammiccamenti, prese di posizione, esultanze plateali a ogni gol e dichiarazioni coraggiose. Il tecnico francese è entrato nel cuore di Roma e più va felicemente avanti l’avventura più alza l’asticella. Domani sera all’Olimpico c’è il Bayern in Champions e Garcia chiede un Olimpico pieno di gioia e calore ma anche focoso come il Colosseo: "Rispettiamo sempre l'avversario, ma non abbiamo paura di nessuno. Lo ripeto da quando sono arrivato a Roma. Il Bayern è una grande squadra, ma anche noi abbiamo grandi giocatori e noi abbiamo voglia di fare una grande partita. Daremo tutto in campo e poi vedremo cosa accadrà. Siamo felici di essere degli outsiders in Champions perché tali rimaniamo, ma non spettatori. Con l'Olimpico pienissimo sarà un'altra cosa. Il nostro gioco dev'essere quello di prendere piacere sul campo. Poi c'è da essere intelligenti ma tutto da guadagare, quello è l'atteggiamento giusto. In una partita di calcio può succedere di tutto. Loro sono uno dei club economicamente più forti del mondo e sul campo. Ma proveremo a rendergli tutto difficile, proveremo a fare punti. Abbiamo un solo obiettivo: andare contro i pronostici. Dopo il sorteggio ci davano tutti fuori al girone. Noi vogliamo sovvertire tutto questo. Fare risultato domani potrebbe aiutarci, anche se saremo solo a metà del calendario del girone".

L’ELOGIO DI PEP - Il Bayern è guidato da un allenatore che Garcia stima moltissimo: “E’ tra i più bravi. A Barcellona ha vinto tantti titoli facendo giocare benissimo quella squadra. Ora ha scelto una sfida difficilissima, nel più grande club del mondo probabilmente ma in una squadra che aveva vinto tutto l'anno prima. Ma al primo anno ha vinto tanto, dimostrando che il Barcellona era anche lui, non solo grandi giocatori". La partita è stata preparata nei minimi dettagli: “Abbiamo guardato le prime due gare del Bayern in Champions e quelle in Bundesliga, più quella con il Real dello scorso anno. Sono i dettagli che fanno la differenza e così servirà adattarsi sul campo. Ho la fortuna di avere giocatori intelligenti, che attuano strategie e che sanno modificarle se serve come una specie di piano B".