Roma, Garcia: Siamo camaleontici, sarà la nostra forza

Gli acquisti estivi della Roma non hanno dato solo più qualità in dote a Garcia: se l’anno scorso il gioco dei giallorossi era incentrato in buona parte sull’asse Totti-Gervinho, gli arrivi dei vari Dzeko e Salah consentono ora al tecnico capitolino di poter cambiare schemi e gioco. Nelle ultime 3 gare, Champions compresa, si sono viste tre squadre diverse e per Garcia è un punto di forza: “Vuol dire che la squadra può giocare in diversi modi senza perdere efficacia. E’ più piacevole per noi vedere la squadra vincere, ma saperlo fare prima di una partita come Roma-Barcellona non è semplice. E la squadra ha vinto, prima di tutto. Sapevamo che contro i blaugrana avremmo dovuto dimostrare anche altre caratteristiche, ma la squadra le ha dimostrate in un modo interessante per il futuro. Ho parlato di una Roma camaleontica, questo è un fattore di crescita”. Domani c’è il Sassuolo, rivelazione del torneo finora: “Hanno giocatori forti in attacco, hanno fatto un bell’inizio di campionato. Dovremo dare tutto in campo domani per fare risultato positivo. Il nostro obiettivo è allungare la striscia e fare la terza vittoria di fila. La formazione? E’ tutto possibile, potremo vedere anche la stessa squadra vista col Barcellona. Siamo alla terza partita in 9 giorni, questo ti cambia la vita. Questa rosa mi permette di avere sempre un livello coerente. Qualsiasi giocatore entri in squadra il livello della Roma è coerente e ci fa vincere le partite”. Per l’allenatore francese la vera favorita per il titolo è sempre la Juve: “La mia idea non cambia, la favorita è la Juve. L’abbiamo detto tutti. Sembra che questo campionato possa essere più aperto viste le neo-promosse, ma dopo vedremo. Saranno le giornate a dirci se avremo ragione o torto”. Ultima riflessione su Szczesny: “Conoscevamo il suo grande talento, nonché l’esperienza. Con l’Arsenal giochi la Champions, non puoi essere altro che un portiere di grande livello. Ci sarà da non rischiarlo, per fortuna il dito non è rotto ma è solo una lussazione. Gli dobbiamo lasciare i giusti tempi di recupero. Il rischio è che l’infortunio torni più in là. Lui ha grande carattere, con i compagni è a suo agio. Già capisce l’italiano, si impegna ogni giorno. Quando parliamo l’inglese lui ci invita a parlare italiano, è un atteggiamento da grande. Aggiungo però che siamo fortunati ad avere due portieri di grande livello. Morgan De Sanctis lo ha dimostrato entrando in campo contro il Barcellona”.