Roma, De Rossi si presenta e fa una richiesta ai tifosi

Daniele De Rossi rilascia la prima intervista da allenatore della Roma ai canali ufficiali del club e si confessa sulle prime emozioni "Stupore, agitazione, eccitazione" e sul piano in vista dei prossime sei mesi a Trigoria, "c’è un lavoro importante da fare".

Il neo tecnico giallorosso, subentrato a José Mourinho nelle scorse ore, ha aggiunto: "La chiamata dei Friedkin? Non sono caduto dalle nuvole e sapevo che poteva succedere qualcosa, se ti chiamano capisci che cosa sta succedendo qualcosa. Allora, ti rendi subito disponibile per incontrali, per parlarci. Abbiamo avuto forse massimo dieci minuti di colloquio".

"Paracadute? No, sono stra-convinto che non avremo bisogno di paracaduti. La squadra la ritengo forte, con dei giocatori molto importanti. Capita anche alle squadre migliori di avere dei momenti di difficoltà e quando capiterà a loro, dovremo essere bravi ad approfittarne. Penso che qui ci siano tutti i margini per risalire, quindi non avevo bisogno di paracaduti ma solo di questa grandissima opportunità".

In merito al primo allenamento De Rossi rivela: "Non allenavo da tantissimo, però si dice che è come andare in bicicletta. Anche se io sostanzialmente l’ho fatto per pochi mesi, è stato semplice. Non lo abbiamo preparato come avremmo voluto perché c'è stato poco tempo. Da domeni faremo qualcosa di più interessante. Trigoria mi ha scioccato, sono invidioso per gli anni in cui non ho vestito questa maglia... c'è forse più di quello di cui abbiamo bisogno".

Infine, un appello ai tifosi: "Sono tornato all'Olimpico diverse volte, ma credo, immagino, che la prima da allenatore sarà diverso... sarà emozionante. Venendo allo stadio per la Conference e l'Europa League, mi sono reso conto che si sta ricreando qualcosa di speciale tra la squadra e la tifoseria, al di la del risultato, al di la della classifica e dello stato di forma della squadra, lo stadio è sempre come se ci fosse Roma-Barcellona, all’epoca accadeva una volta ogni tanto. Spero che continui questo trend. Penso che non ci sia nemmeno bisogno di dire ai tifosi che abbiamo, e ho, bisogno di loro, come ai vecchi tempi. Il vento soffia ancora? Soffierà sempre, non ha mai smesso. L'affetto dei tifosi può darci davvero una spinta grande".