Rinnovo Pellegrini e il rimpianto di mercato: Tiago Pinto vuota il sacco

Tiago Pinto fa il punto della situazione sul mercato della Roma. Il direttore sportivo portoghese è riuscito a rinforzare la squadra seguendo le indicazioni di Mourinho, anche se non tutte le operazioni sono state portate a compimento. Rimane il rammarico per qualcosa che poteva essere fatto e non lo è stato, anche se c'è la certezza che la Roma sia diventata più competitiva rispetto al recente passato.

Roma, parla Tiago Pinto

Ecco le parole del ds della Roma:

"Non mi piace dire se sono stato un buon direttore sportivo, oppure no. Abbiamo rinforzato la squadra e piazzato tante uscite. Penso che abbiamo lavorato bene. Abbiamo portato a Roma il migliore allenatore del mondo: Mourinho. Sono orgoglioso, felice e motivato di lavorare ogni giorno con lui. Ho 36 anni e lo seguo da quando ero bambino, anche se lui allenava il Porto e io ero tifoso del Benfica. Per ogni portoghese Mourinho rappresenta il massimo. Io ogni giorno cerco di approfittare di lui per imparare. Ha lavorato in tutto il mondo e ha vinto tutto. Lavoriamo insieme da prima ancora che la stagione iniziasse. Abbiamo fatto una valutazione della squadra e sappiamo perfettamente dove possiamo arrivare. Non serve Mourinho per dirci che in panchina ci manca un pò d'esperienza, ma abbiamo studiato insieme questo progetto e lui farà crescere i giovani".

Quindi sul rinnovo di Pellegrini:

"Lui vuole rinnovare e noi vogliamo che resti. Non vedo problemi. Obiettivi? Non penso allo scudetto, ma a lavorare ogni giorno per diminuire la distanza tra la Roma e il successo. Il tempo per noi non rappresenta una scusa. Vogliamo vincere. Abbiamo l'allenatore più forte del mondo e una squadra più forte rispetto allo scorso anno. Ci siamo avvicinati al successo, ma non possiamo pensare a maggio. Siamo solo a settembre. L'obiettivo principale è la qualificazione in Champions League".

Infine sul grande rimpianto: 

"Volevamo prendere Xhaka, non fa piacere un rifiuto. Ma non possiamo dimenticare da dove siamo partiti. Avevamo 60 giocatori sotto contratto. Una situazione non facile. Abbiamo fatto tutto quello che ci sembrava giusto per permettere alla Roma di migliorare. Perchè non è stato preso un altro centrocampista? Ne abbiamo sei in rosa tra cui un campione d'Europa, un nazionale francese, Villar, titolare dell'Under 21 in Spagna, più Diawara, Bove e Darboe. Volevamo un centrocampista, ma abbiamo comunque dei buoni giocatori a disposizione".