Renica sui social: Finalmente la verità su Diego

Tra qualche giorno cadrà il primo anniversario della morte di Diego Armando Maradona. Ma sul fuoriclasse argentino a Napoli c’è anche molto da dire e da scrivere. Hanno fatto scalpore nelle ultime ore le parole dell’ex allenatore azzurro, Ottavio Bianchi, che nel corso di un’intervista con Il Messaggero rivela l’etica del lavoro di Diego.

Gli dicevo: Diego adesso basta allenamento, vatti a fare la doccia, siamo qui da due ore. E lui niente. Dicevano che Diego si allenasse poco e male: frottole. Semmai il contrario. Non voleva mai uscire dal campo, si divertiva troppo. E pur di non tornare negli spogliatoi, si metteva in porta a parare. Anche se pioveva a dirotto, e c’era tutto fango, anzi meglio, si tuffava ancora con più gioia: me lo voglio ricordare così allegro, che si rotola nelle pozzanghere mentre è quasi buio, e ride felice con la sua palla, almeno lì lontano dalle pressioni mostruose che aveva. Il mio povero Diego.

A riportare le parole del tecnico, è anche Alessandro Renica, uno dei giocatori fondamentali di quel Napoli da scudetto che su Facebook scrive “Finalmente si ristabilisce la verità. Diego si allenava molto anche più di tutti noi. Nessuno deve permettersi di denigrare un uomo generoso, buono e amorevole, lo abbiamo amato tutti perché era impossibile non farlo e voi tifosi partenopei lo avete capito e amato perché avete colto i suoi valori e la sua generosità. E rimarrà per sempre il nostro Diego. Amazon e la sua serie dovrebbero raccontare la verità, ma sono dei bugiardi".