Rebus Andrè Silva: tenerlo o venderlo con minusvalenza? Il Milan ha scelto

I gol segnati in Europa League, che avevano illuso un po' tutti, non bastano a dare la sufficienza ad Andrè Silva che probabilmente è l'acquisto meno riuscito della pur deludente benchè faraonica campagna acquisti del Milan. Arrivato in rossonero con l'etichetta di “partner ideale di Cr7 in Portogallo” e con la valutazione di 38 milioni di euro, l'attaccante lusitano s'è perso nei Navigli. Prima Montella e poi Gattuso hanno cercato di dare un ruolo e un perchè al 22enne presunto bomber ma finora senza risultati. Cutrone lo ha scavalcato di prepotenza, a suon di gol e prestazioni, nelle gerarchie tecniche: ora come ora Andrè Silva è la terza scelta, dopo anche Kalinic. I numeri sono impietosi: solo 12 presenze, 537 minuti totali e nessun gol in campionato. Se da un lato Mirabelli assicura che nessuno dei nuovi acquisti verrà venduto a gennaio, dall'altro la società riflette sulle offerte del Wolverhampton. Con il Mondiale alle porte, il giocatore sarebbe tentato di andar via anche se in un club di Championship, la seconda divisione inglese, dove però sono saldamente in testa alla classifica e che da quando ha nuovi proprietari cinesi ha ingaggiato sempre più assistiti del procuratore lusitano di Andrè Silva, Jorge Mendes: a partire dal tecnico Espirito Santo passando per Neves, Costa, Cavaleiro e Jota. Il problema è duplice: la minusvalenza, considerando che oggi Andrè Silva non vale lontanamente quei 38 milioni spesi, e la paura di commettere un errore che tanti club hanno fatto in passato, quello di non saper aspettare. Il Milan per ora ha deciso di tapparsi le orecchie e non vendere nessuno, ma bisognerà tener conto della volontà del giocatore.