Ranieri dimentica polemiche: Mourinho un mago, Roma impazzirà

"Ranieri? Ha comunque ragione per quello che dice: io sono molto esigente con me stesso e ho bisogno di vincere per avere sicurezza delle cose. Per questo ho vinto tante trofei nella mia carriera. Lui ha, invece, la mentalità di uno che non ha bisogno di vincere e a quasi settanta anni ha vinto una Supercoppa e un’altra piccola Coppa. È troppo vecchio per cambiare mentalità". Parole e musica di Josè Mourinho, anno 2008. Tra Mou e Ranieri la simpatia era un optional all'inizio ma piano piano le cose sono cambate. Già qualche anno fa Claudio Ranieri confessò:

"Io credo che Mourinho sia quello che si vede, una persona che se ha da dirti qualcosa te la dice. A dir la verità sono stato io il primo ad attaccarlo un pochino perché dissi, quando io ero l'allenatore del Chelsea e lui del Porto, è facile vincere un campionato in Portogallo. Il primo attaccabrighe sono stato io, avevo preso una bella gatta da pelare perché poi lui si è dimostrato molto più bravo di me. Quando sono andato all'Inter, c'era il team manager che era suo amico e poi è diventato mio amico, evidentemente gli ha detto che persona ero. Abbiamo iniziato una relazione più "amicale". Quando mi hanno esonerato dal Leicester lui mi ha chiamato e mi ha detto 'vedrai domani quello che faccio'. Non pensavo si presentasse in sala stampa con la maglia con le mie iniziali".

Ora, intervistato dal Messaggero, Ranieri ribadisce la sua stima:

«siamo amici ed è ancora lo Special One, non scherziamo. Lui è un mago. I Friedkin hanno fatto una grandissima operazione, hanno preso uno dei migliori al mondo in poche ore, senza che nessuno sapesse. Ora la città tornerà al centro del dibattito calcistico mondiale, e poi sono convinto che Mou alla Roma farà bene, è un mago della tattica, sa fare il suo mestiere, con i romanisti poi...Lui è un condottiero di popoli, i romanisti impazziranno...».