Raiola destabilizza: Non credo a progetto Milan e Dybala lascerà la Juve

La settimana scorsa aveva fatto irritare i tifosi del Napoli (e il procuratore di Sarri) parlando del futuro di Insigne ed ipotizzando un addio anche del tecnico azzurro, stavolta Mino Raiola si fa altri “nemici”. Parlando alla Domenica Sportiva l'agente di tanti big prende la mira su Milan e Juventus. Il rapporto con la dirigenza rossonera non è diventato più idilliaco dopo il tormentato rinnovo di contratto di Gigio Donnarumma e aver trattato la complicata cessione di Niang al Torino. Nei giorni scorsi Mirabelli aveva definito Raiola “un piccolo uomo” e lui replica così: “Fassone e Mirabelli? - ha detto alla Rai - Nulla di personale contro di loro, ma il problema è che io non credo nel loro progetto". E sul portiere rossonero, suo assistito, svela un altro retroscena: "Quando tutta Italia era in panico sul futuro di Donnarumma, ci è stata proposta la fascia da capitano, senza che noi l'avessimo chiesta. Io dico solo che c'è stata una promessa che non è stata mantenuta". Dopo un passaggio sul frenetico mercato estivo ( "Non c'è stato nulla di anormale in questo calciomercato. Tutti parlano di Neymar, ma ci dimentichiamo che il Barcellona l'ha pagato tanto e non è stato acquistato da una squadra, bensì da un paese. Paragoniamolo a Zidane e al passato, facendo i calcoli sul passaggio all'euro, i diritti tv che sono cresciuti. Quel passaggio di Zidane oggi varrebbe 222 milioni") ed un ritorno su Insigne (“Io non ho proposto nessuno al Barcellona. Io ho solo espresso la mia ammirazione per un giocatore come Insigne che mi piace. Io lo vedo bene al Barcellona, al Real Madrid e non solo") Raiola ha poi parlato anche di Dybala, probabilmente facendo arrabbiare i tifosi della Juve: "Credo che Dybala alla fine andrà via dalla Juve. Deve andare in una squadra dove entra in un progetto già adatto a lui: per lui è difficile adesso entrare in un Barcellona riformato, lo vede bene in un Real Madrid, al Manchester United o al City o al Chelsea". C'è spazio anche per un pensiero sull'Inter: "Il mercato dell'Inter è stato molto influenzato dalla Cina. Certe volte il freno a mano tirato è un bene. Fa male alla testa avere troppo da spendere. Non sempre spendere 220 milioni vuol dire aver comprato bene". Infine su Balotelli: "Noi abbiamo detto che sarebbe giusto rimanere almeno tre anni al Nizza e crescere. Fuori dal campo è perfetto, di lui e della sua vita privata non si parla quasi più. La Nazionale? Lui con Ventura ha parlato, ma poi dalle parole alla convocazione ce ne passa".

Stefano Grandi