Prima Juventus troppo brutta per essere vera, servono rinforzi e Marotta lo sa

JUVENTUS-BARCELLONA 1-2 ANALISI

Non è andata come la scorsa primavera ma in fin dei conti... non contava stavolta. La Juvenuts ha messo già in archivio la prima amichevole del suo precampionato andando a cozzare contro la maggiore condizione fisica del Barcellona. Spunti interessanti però, per Allegri e per Marotta si spera, sono arrivati dalla "prima" della International Champions Cup.

SPUNTI TECNICI E TATTICI - Iniziamo col dire che, sarà forse un caso, ma Allegri ha evitato lo scontro diretto col Barcellona sceso in campo dal primo minuto con i big, la MSN in campo dall'inizio, cosa che non ha fatto il tecnico bianconero che ha schierato una formazione, verrebbe da dire di seconde linee nel primo tempo con un centrocampo muscolare che poi muscolare non era visto la scarsa condizione, impazzito con Sturaro, Lemina e Betancur, nel rincorrere la palla e i giocatori del Barcellona. La poca qualità quindi ha fatto la differenza perchè la Juve non riusciva ad uscire palla al piede dalla sua trequarti e la fisicità di Mandzukic, schierato come unica e isolata punta centrale, era cosa troppo poca per poter tenere palla in avanti. anche la difesa BB di Benatia e Barzagli alla "prima" senza Bonucci, ha ballato sotto le invenzioni di Messi ma soprattutto di un Neymar già in palla. 

Nella ripresa invece le parti si sono invertite e l'ingresso di Douglas Costa, Dybala, Higuain, Cuadrado, Pjanic, Alex Sandro ha dato, come era prevedibile, vivacità e velocità al gioco bianconero anche se di fronte c'era un Barcellona meno "stellare" che pure ha sfiorato in più di un'occasione il terzo gol. La zuccata di Chiellini è stata il giusto risultato di una ripresa sufficiente di una squadra ancora evidentemente imballata.

SPUNTI DI CALCIOMERCATO - Da prendere con le pinze, si intende, perchè i giudizi non possono essere indicativi di una sola partita, peraltro amichevole. La cerchia di titolari, ma questo si sapeva, è di sicuro affidamento, al netto del futuro di Cuadrado. Quello che non convince ancora è l'affidabilità di alcune "seconde scelte" da Sturaro a Lemina passando per il non più giovane Lichtsteiner, Asamoah. Morale della favola, a centrocampo serve qualcuno e buono, non solo per fare numero con Marchisio, Pjanic e Khedira, ma proprio per poter fare la differenza, dal primo minuto o a partita in corso. Idem forse in difesa dove la tenuta di Barzagli e Benatia non è stata delle migliori. Aspettando Rugani, con un Chiellini affidabile ma con l'incognita fisica come nelle ultime stagioni, Allegri deve decidere se chiedere un 5° difensore anche senza l'intenzione di giocare più a 3 dietro. In avanti bene così aspettando Bernardeschi.

Luca Fusco