Per Palmeri l'Inter mai stata la favorita per lo scudetto: vi spiego perché

Si sofferma sul momento dell'Inter capolista Tancredi Palmeri nel suo editoriale per Linterista. Questi i passaggi principali

l’Inter gioca meglio di tutte ma non è e non era favorita sulla carta: il che è ben differente. Non lo è per monte ingaggi, con la Juventus ben oltre; non lo è per capacità di spesa, con il Milan che ha sborsato 120 milioni nell’ultima campagna acquisti, e soprattutto 50 oltre quanto incassato; e non lo è decisamente per autonomia economica, visto che per fare mercato ha dovuto vendere Onana, Brozovic e Gosens.

Ma soprattutto, non lo è favorita sulla carta perché su questo tutti ma davvero tutti erano c’accordo. Ricordatevi i giudizi unanimi a bocce ferme quando era appena finito il calciomercato: si parlava di un’Inter impoverita che aveva perso Lukaku, Dzeko, Brozovic, Skiniar e Onana; si parlava di un’Inter incompleta che si era fatta sorprendere sul mercato; si parlava di un’Inter che aveva lasciato Lautaro da solo in attacco; e di conseguenza, con giudizi insufficienti su Thuram. Per non parlare poi dei giudizi su un Simone Inzaghi troppo prevedibile sulle scelte tattiche, e troppo banale nei cambi e nell’incapacità di cambiare modulo.

Se invece l’Inter sta valorizzando una rosa con due scelte per ruolo; un mercato intelligente ancora una volta a costo zero, farcita di scommesse su parametri zero. L’Inter è lassù perché se lo sta meritando giornata per giornata giocando meglio di tutti. E’ la più meritevole finora, insomma la migliore per quanto visto: il che è diverso da essere la favorita sulla carta.