Per Capuano un errore fischiare Donnarumma, giusto farlo con Lukaku

Si sofferma sulle contestazioni previste per Lukaku quando tornerà a San Siro con la Roma e Donnarumma quando sarà al Meazza col Psg in Champions Giovanni Capuano nel suo editoriale per derbyderbyderby. Questi i passaggi principali

Si avvicina il giorno del ritorno di Lukaku a San Siro da avversario ed è stato sufficiente il preannuncio di contestazione da parte della tifoseria organizzata interista ad aprire un dibattito surreale. E' lecito o no fischiare il belga, considerato grande traditore per il rifiuto a tornare a Milano nella scorsa estate? E se è lecito prendersela con lui, perché si è discusso del trattamento riservato dai tifosi del Milan a Gigio Donnarumma quando ha rimesso piede a San Siro?

Fatta la premessa che sarà giusto e lecito per i tifosi dell'Inter fischiare Lukaku, ma non oltre altrimenti ci si augura che ci siano occhi e orecchie spalancati per punire gli eccessi, è del tutto evidente che non esiste parallelo con il Donnarumma azzurro messo in mezzo contro l'Ucraina e prima ancora con la Spagna.

Uno (Lukaku) rappresenta un avversario che torna e non è gradito. L'altro (Donnarumma) era un nazionale in campo a rappresentare l'Italia intera in un match decisivo e rischioso e per questo da preservare da qualsiasi tensione frutto di regolamenti di conti personali: sarà bene dire che quei tifosi del Milan che hanno 'tradito' l'Italia fischiando il suo portiere contro l'Ucraina - mettendo tutti in grave imbarazzo - faranno benissimo a seppellirlo di fischi (al netto di eccessi da punire) il prossimo 7 novembre quando si presenterà a San Siro da numero 1 del Psg. Da avversario. Non da uno di noi, pur avendo deluso con il suo comportamento nei mesi dell'addio.