26/02/2024 15:48
Si sofferma sul discusso rigore concesso da Orsato all'Atalanta Giovanni Capuano nel suo editoriale per Panorama. Questi i passaggi principali
Era o no rigore? Ed è accettabile che una massima punizione sia decretata anche in presenza di una chiara simulazione di un giocatore, in questo caso Holm, che si lamenta per un colpo ricevuto in tutt'altra parte del corpo? Secondo gli uomini di campo presenti a San Siro le risposte a queste due domande sono due no. Secondo i vertici dell'AIA, invece, la chiamata è stata corretta: Irrati ha fatto bene a consigliare l'on field review e Orsato non viene penalizzato per non aver visto il contatto in campo perché considerato quasi invisibile. E se simulazione c'è stata, è il ragionamento del designatore Rocchi, questo non rende non punibile un fallo da rigore.
E' chiaro che Giroud arriva leggermente in ritardo, ma quanti contatti come quello che ha portato al rigore si vedono in una partita e dentro un'area, soprattutto in situazioni di palla inattiva?
Ecco perché definire "codificato" il penalty di San Siro crea un precedente pericoloso perché non sostenibile. Non è vero che da oggi in poi basterà un minimo contatto, con conseguenze palesemente simulate, per portare alla concessione di un rigore. Meglio ammettere che la coppia Orsato-Irrati ha preso una decisione sostenibile ma non allineata con le indicazioni generali impartite a tutti gli arbitri per evitare a tutti gli altri di doversi adeguare a uno standard alla lunga non sostenibile. E già che ci siamo, è difficile accettare che, se il Var smaschera una simulazione come è stata quella dell'atalantino Holm, non ci sia la sensibilità di punirla.