Pellegrini (all. Betis): Mourinho mi criticò, l'ho anticipato di dieci anni

La Roma come il Malaga, o giù di lì. Manuel Pellegrini, tecnico del Betis Siviglia che si prepara ad affrontare i giallorossi in Europa League, a distanza di anni si toglie un sassolino dalla scarpa e restituisce pan per focaccia a José Mourinho. La storia ha radici antiche: nel 2010 lo Special One sostituì il cileno sulla panchina del Real Madrid e fece una battuta delle sue sul fatto che il suo predecessore fosse finito al Malaga. Dopo anni, dalle colonne della Gazzetta dello Sport, ecco la risposta di Pellegrini:

"Mourinho? Un allenatore che ha avuto una carriera brillante e che andando alla Roma ha fatto una scelta di maturità. Ricordo che quando io dopo il Real Madrid, che lo prese al mio posto, andai al Malaga disse che lui non avrebbe mai allenato una squadra come il Malaga. Una frase che divenne virale, come si dice oggi. Io ero orgoglioso di essere andato a Malaga perché vivo di sfide e quello era un progetto nuovo, e arrivammo ai quarti di Champions. Credo che a Mourinho sia successa un po’ la stessa cosa: era nell’élite del calcio e ora anche lui vive di sfide, come portare la Roma in Champions, o vincere la Conference League. Ha preso dei giocatori che l’hanno fatto crescere: non è entrato in decadenza, ma ha avuto uscite conflittuali in tutti gli ultimi grandi club dove è stato. Per questo la scelta della Roma mi è parsa un passo di grande maturità, passo che io avevo fatto dieci anni prima andando a Malaga. E ora la Roma ha un grande allenatore con il quale può fare il salto di qualità definitivo, mi sembra un obiettivo chiaro perché stanno comprando grandi giocatori come Dybala".

Quindi sul doppio impegno contro la Roma nel girone:

"Complicato e decisivo, sono sei punti chiave. La Roma ha le caratteristiche del suo allenatore: difende bene, è aggressiva e cerca di sorprendere il rivale in contropiede. E il Ludogorets ha dimostrato di essere una squadra competitiva".