28/02/2024 09:01
Si sofferma anche sulla tardiva esplosione di Vlahovic Alfredo Pedullà nel suo editoriale per Sportitalia.com. Questi i passaggi principali
Dusan Vlahovic è stato il più grande – recente – investimento della Juve, eppure era considerato un attaccante scarso. Da chi? Esattamente da chi aveva la benda agli occhi e non dava spazio al seguente concetto: il passaggio da Italiano ad Allegri è stato traumatico che peggio non sarebbe stato possibile. Dusan è passato dai rifornimenti senza soluzione di continuità con la maglia della Fiorentina addosso alla carestia con la Juve, un evidente cambio di mentalità che ha pagato a carissimo prezzo. Addirittura la scorsa estate era stato invocato l’arrivo di Lukaku, come se fosse il chiavistello giusto per risolvere i problemi bianconeri.
È stato giusto difendere una sola verità, questa: Vlahovic è un attaccante straordinario, a patto che stia bene fisicamente e che abbia le munizioni giuste per sparare. La scorsa estate Vlahovic e Allegri si sopportavano reciprocamente, non date retta alle parole di circostanza, e il serbo sarebbe andato volentieri al PSG più che al Chelsea se a Parigi non avessero cambiato programmi. Siccome Vlahovic non piaceva a Max, gli amici di Max aveva segnalato tutte le lacune di Dusan piuttosto che quelle di Allegri, roba da incompetenti veri. Da uno specialista così bisognerebbe cercare di ripartire, dopo aver sfiorato il “dramma” (pensate se fosse andato in porto lo scambio con Lukaku, solo la differenza anagrafica avrebbe sconsigliato qualsiasi follia) e per una Juve sempre più forte.