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Papu Gomez: E' ora di dire la verità su mio addio all'Atalanta

18/08/2021 10:17

Papu Gomez: E' ora di dire la verità su mio addio all'Atalanta |  Sport e Vai

Il giallo è risolto. A distanza di tanti mesi viene fuori la verità sul tormentato addio di Papu Gomez dall'Atalanta. E' lo stesso argentino a confessare tutto alla Nacion, parlando di una lite con Gasperini che tentò di aggredirlo negli spogliatoi

"Sbagliai anche io, perché non obbedii a una consegna tattica. Mancavano 10 minuti alla fine del primo tempo, Gasperini mi chiese di spostarmi sulla destra, ma io stavo giocando benissimo a sinistra. Così gli risposi di no. Immaginate che significa, sul campo oggi, con tutte le telecamere. Sapevo che l’allenatore si sarebbe arrabbiato, che mi avrebbe tolto all’intervallo e in effetti fu così. Ma quello che successe poi nello spogliatoio valicò ogni limite. Gasperini tentò di picchiarmi. Ok discutere, ma un’aggressione fisica non la posso accettare. Così, dopo questo fatto, chiesi ad Antonio Percassi un incontro e gli spiegai che per me non c’erano problemi a continuare assieme, ammettendo anche le mie colpe: come capitano non mi ero comportato a modo, ero stato un cattivo esempio non obbedendo a un’indicazione dell’allenatore. Però chiesi al presidente che per andare avanti avevo bisogne delle scuse di Gasperini. Una società non può tollerare che il tecnico provi ad aggredire un calciatore".


"Il giorno dopo ci fu una riunione di tutta la squadra. Io mi feci avanti e chiesi scusa a tutti: allenatore e compagni. Gasperini, però, non proferì parola. Ma come? Io riconosco di essermi comportato male e quello che ha fatto lui? Andava bene, nessuna scusa? Dopo qualche giorno comunicai a Percassi che non volevo più stare all’Atalanta e lavorare con Gasperini, se le cose stavano così. Il presidente mi rispose che non mi avrebbe lasciato andare via così a cuor leggero. Cominciò il tira e molla, le cui conseguenze le ho pagate sulla mia pelle: mi misero fuori squadra, ad allenarmi da solo o con le riserve...Percassi non ha avuto le palle di chiedere a Gasperini di porgermi le sue scuse. Si sarebbe risolto tutto. Grazie a Dio, alla fine spuntò il Siviglia. E’ stato fondamentale per me, perché volevo a tutti i costi giocare la Coppa America con l’Argentina e così è stato possibile".

"Mi hanno gettato nella spazzatura. Una cosa che mi fa male ancora adesso. Con un allenatore è normale si possa litigare, sono cose che succedono spesso, anche in altri lavori capita. Ma la reazione della società mi fece soffrire sul serio....Volevano far credere che me ne andassi a Siviglia per i soldi. E’ ora che i tifosi dell'Atalanta sappiano la verità"


Tags: atalanta gasperini gomez

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