Non succede da 4 anni, Napoli ora sogna con Osimhen

Quel magone che tanti tifosi avevano a fine mercato si è trasformato in un sorriso che non finisce più. Il Napoli targato Spalletti non perde un colpo, in campionato come in coppa dove il 2-2 in trasferta con il Leicester nell'esordio in Europa League vale quasi come una vittoria per la personalità messa in campo e per come è stato ottenuto, in rimonta dallo 0-2. Napoli ora sogna e si tiene stretto il suo idolo Victor Osimhen, autore della doppietta in Inghilterra. C'è chi lo paragona a Savoldi e chi a Batitusta ma il nigeriano è un attaccante atipico e con caratteristiche tutte sue. Spalletti lo coccola ma va avanti con bastone e carota, ricordandogli le tante cose che deve e può migliorare. Dai suoi gol dipenderà gran parte della stagione degli azzuri che aspettano ancora Mertens, che non hanno ancora visto il Lozano dello scorso anno e che stanno trovando la chiusura del cerchio a centrocampo dopo l'arrivo di Anguissa.

I partenopei ora si ritufanno sul campionato: nel weekend osserveranno le rivali (il Milan in trasferta con la Juve, la Roma impegnata al Bentegodi col Verona del neo-tecnico Tudor) e scenderanno lunedì in campo nel posticipo a Udine sognando il primato solitario. Non succede dall'ottobre del 2017, da quattro anni: era il Napoli di Sarri che era riuscito a issarsi al primo posto da solo (come finì poi lo ricordano tutto, con i 91 punti illusori e il secondo posto alle spalle della Juve). In precedenza  era successo alla 24ª giornata del 2015-16: azzurri a 56 punti, Juventus a 54 prima dello scontro diretto a Torino che rovesciò la classifica.

Un'occasione storica per il Napoli che vive anche dell'entusiasmo della piazza. Spalletti farà il pompiere come gli impone il ruolo ma intanto la squadra cresce. E la città sogna.