Nazionale, il ct Mancini rivela perché non si dimise dopo flop Mondiali

"Non credo alle maledizioni. Prima o poi cambierà. Vogliamo andare al prossimo, tra 4 anni e magari vincerlo". Roberto Mancini si racconta al Corriere della Sera. Il ct della Nazionale spega perché non si è dimesso dopo la mancata qualificazione in Qatar 

"Sono rimasto perché voglio prendermi una rivincita ma fa  male, parecchio male. Prevale la delusione, che è forte e che non mi abbandona mai. Magari, tra quattro anni, quando il Mondiale ce lo potremo riprendere, questo senso di vuoto passerà. Per ora è così. Dovremo aspettare prima di cancellare questa macchia. Sento la stessa delusione di quando con la Sampdoria ho perso la finale di Champions League: lì però sapevo che non l’avrei rigiocata”

“Meritavamo di essere in Qatar, in quanto campioni d’Europa. Allo stesso modo dovrebbe esser certa la partecipazione di chi ha vinto l’ultima edizione della kermesse: prima era così, adesso non più. Non sempre il calcio prende decisioni giuste. L’Argentina è la squadra favorita. Non solo per Messi. Quando ci hanno battuti mi hanno impressionato. Le europee? Vedo bene la Francia, che, anche senza Benzema, è forte. Così come Germania e Belgio; in più prima o poi l’Inghilterra riuscirà a vincere qualcosa. Guarderò qualche partita, non tutte. Le più interessanti, le più belle”