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Napoli, una sinfonia con 2 piccole stecche: e il maestro Sarri s'arrabbia

27/09/2017 10:14

Napoli, una sinfonia con 2 piccole stecche: e il maestro Sarri s'arrabbia |  Sport e Vai

La sinfonia è stata come al solito suadente ed armonica, eccezion fatta per qualche piccolo acuto venuto male. Del resto, con quei tre tenori lì davanti che le suonano e le cantano agli avversari in ogni partita, non c'erano grossi timori di stecche. Eppure, quell'ultima nota stonata proprio alla conclusione dello spettacolo non è piaciuta al 'maestro' Sarri. Perché il Napoli contro il Feyenoord avrebbe potuto e dovuto chiudere sul 3-0. 

L'IRA DI MAURIZIO

"Ero talmente incazzato per quel gol preso che non ricordavo neppure si fosse vinto". Così l'allenatore partenopeo ha commentato in sala stampa la prodezza di Amrabat a 15 secondi dalla conclusione del match, propiziata da un incredibile buco difensivo tra Koulibaly e Maksimovic. "In una competizione come la Champions certi dettagli possono fare la differenza. Le reti contano ed è importante non subirne. In genere non chiedo mai di buttar via un pallone, ma a pochi secondi dalla fine ci vuole un po' di pragmatismo in più. Rigiocare in campo quel pallone non ci avrebbe portato a fare un altro gol e invece lo abbiamo subito". Quindi una riflessione più generale: "Deve farci riflettere il fatto che, in una partita in cui non abbiamo concesso nulla ai nostri avversari, abbiamo incassato un gol e ci è stato fischiato contro un rigore". 

SQUADRA MATURA MA NON TOTALMENTE 

Sono quegli improvvisi cali di concentrazione, quelle amnesie tanto sporadiche quanto pagate a caro prezzo a turbare Sarri. Perché altre big storiche non se le concedono praticamente mai e, soprattutto, perché sono segno che l'attenzione durante le gare non resta costante per tutti i 90 minuti. "La squadra è maturata - ha ammesso il tecnico azzurro - ma non totalmente". Si può e si deve migliorare, insomma, perché questi dettagli in una competizione come la Champions possono fare la differenza. Quattro anni fa il Napoli chiuse il girone eliminatorio a 12 punti, al pari di Borussia Dortmund ed Arsenal, e fu retrocesso in Europa League proprio per uno sciagurato autogol di Zuniga negli ultimissimi minuti della partita coi tedeschi, la prima al San Paolo nella competizione. 

LE NOTE POSITIVE

Oltre al risultato e alla consueta prova scintillante dell'attacco, di buono c'è il ritorno ai livelli consueti di Reina, decisivo sul rigore ed anche in un altro paio di circostanze: "Andare sul 2-1 a mezz'ora dal termine ci avrebbe creato qualche problema, con la sua parata ci ha tranquillizzato", ha spiegato Sarri che ha avuto belle parole anche per l'atteggiamento dei suoi: "I nostri gol sono arrivati da palle recuperate a centrocampo. Siamo stati efficaci in pressing per larghi tratti del primo e del secondo tempo, quando ci siamo sfilacciati invece non siamo stati incisivi". Lo sprint qualificazione, insomma, continua: "Ma non sarà facile. Siamo ancora pienamente in corsa, ma il ko della prima giornata ha complicato parecchio le cose". 

 

 

 

 


Tags: napoli feyenoord Champions League

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