Napoli: Stop con i patti e basta pensare alla Juve, serve solo vincere

Il patto d'inizio stagione, quello a tavola, quello nello spogliatoio: a furia di stringere patti il Napoli rischia di ritrovarsi alleato con se stesso ma secondo in classifica. Il capitombolo con la Roma deve essere ancora del tutto assorbito: squadra e tecnico hanno rivisto errori comuni e stanno preparando la delicatissima partita con l'Inter ma appare chiaro che la medicina è una. Vincere. E farlo senza pensare troppo alla Juventus. Se basta un gol – benchè allo scadere – di Dybala alla Lazio per minare certezze, vuol dire che la squadra non è abbastanza matura. Per arrivare fino in fondo la prima cosa da eliminare in questa mezza maratona fatta di undici partite è uscire dall'incubo bianconero. Dai condizionamenti legati a cos'ha fatto la Juve, a che ora gioca la Juve, non c'era il rigore per la Juve. La maturità passa anche da questo: dal sentirsi forti perchè si è superiori agli intoppi e impermeabili alle pressioni esterne. Basta anche col ricordare che “lo scudetto è affar loro e nessuno ci ha chiesto di vincerlo”. Da 28 anni il Napoli non è mai stato così vicino al titolo, nascondersi adesso non ha senso e non giova. La classifica dice +1 sulla Juve, la logica suggerisce -2 visto che c'è il recupero dei bianconeri in casa con l'Atalanta ma la matematica suggerisce un'altra storia: se le vince tutte, il Napoli è campione d'Italia. Ha il destino nelle sue mani. Certo, bisogna vincere anche a Torino contro la Juventus, ma un Napoli convinto, audace, spregiudicato, che non si accontenti degli applausi della folla e che sappia acquistare sana cattiveria e fame, è capace anche di questo. I patti e le paure si lascino nel cassetto. Quante volte è stata abusato il luogo comune “sono 11 finali”? Ecco, sono 11 finali. Da giocare senza timori e con la consapevolezza di dover dare tutto. I conti, i patti, gli alibi: tutto alla fine. A cominciare dalla partita di domenica sera con l'Inter che già ha il sapore di spartiacque. Ma guai a scendere in campo con in testa il risultato della Juve con l'Udinese nel pomeriggio.

Fabrizio Piccolo