Napoli, Spalletti tira le orecchie ai suoi (anche a Kvara)

"Quella che è la nostra qualità di metterci nella trequarti avversaria non c'è riuscita, siamo stati costretti a rincorrere troppo spesso, abbiamo dato troppo spazio al Monza, diventa la cosa contraria di quello che vogliamo fare". Luciano Spalletti a Dazn racconta cosa non è andato nel suo Napoli messo sotto dal Monza: "Quando si perde c'è sempre un leggero fastidio, tu sei un professionista quando ti comporti sempre alla stessa maniera, la tua autodisciplina determina il tuo comportamento. Con la Fiorentina avevano festeggiato due giorni ma avevano fatto la partita, il sottolivello di qualità avuta oggi è una cosa che non può succedere. Troppo sporco il lavoro, il gioco. Non si può pensare ho giocato poco o segate di questo tipo, la nostra ricerca di felicità passa per il pensiero che dipende da noi e basta e non dagli altri".

Quando entra Kvara le cose migliorano sempre in fase offensiva: "Sa fare quella cosa lì ma deve mettersi qualcosina di più senza palla, così per gli altri diventa più facile giocare negli spazi ridotti. Quando ha palla lui lo raddoppiano sempre e questo libera spazi per giocare da altre parti". Il Napoli ora ha più tempo per programmare: "Società come il Napoli sono pronte da sempre a programmare, bisogna essere sempre bravi a tirare al volo, se la fai rimbalzare troppo la palla è un rischio. Il Napoli ha fatto vedere di essere attrezzato, di saper scegliere anche all'ultimo momento, l'anno scorso successe così. Lo staff di Giuntoli propose dei giocatori che vedemmo tutti insieme ed erano tutti di livello, ci sono giocatori nel mirino che nel caso si vanno a valutare". Sull'episodio del bambino portato negli spogliatoi rivela: "Era emozionatissimo, lui voleva sedersi in panchina".