Napoli, Spalletti: che gesto Osimhen! Scudetto? La gallina può aspettare...

Intervistato da Dazn nel post-gara di Empoli-Napoli, vinta 0-2 dagli azzurri, Luciano Spalletti applaude i suoi e rivela il gesto di un arrabbiato Osimhen al termine del primo tempo. Sulla prestazione e la maturità della squadra, il tecnico toscano spiega:

Il rosso a Mario Rui avrebbe potuto ribaltare tutto. E quello è sintomo di scarsa maturità. A parte gli scherzi, l'importante è che gli altri si siano compattati bene e abbiano avuto una prestazione importante. Soprattutto i centrocampisti, hanno fatto una gara con la faccia di ca**o di quelli che volevano condurre in porto la prestazione.

Lobotka?

Viene esaltata la sua qualità quando la squadra ha la palla, ma quando gli altri hanno la palla, non riesci mai a saltarlo, va contro tutti, anche contro i più alti. Ha questo fisico cubico, che non lo sposti. Lo volevo quando era al Celta Vigo ai tempi dell'Inter? Sì, ma non siamo riusciti a prenderlo per il fair play finanziario, il fatto che lo abbia preso Giuntoli vuol dire che era un profilo importante già allora.

Febbraio perfetto, giocato anche con le piccole con la testa delle sfide alla grandi:

Se Elmas entra così è tutto più facile. E' entrato benisimo e ci ha permesso di non soffrire l'inferiorità numerica. Oggi, il rischio era di essere sotto il loro livello di lotta, perché contro l'Empoli le gare finiscono al 100'. Hanno questa qualità di fare la gara sempre al massimo. Essere sempre lo stesso Napoli, ma con grande corsa e sacrificio ha fatto sì che l'Empoli abbia dovuto arrendersi. Complimenti ai ragazzi per questa partita.

Quanto c'è di Spalletti nella crescita di Osimhen?

Oggi Osimhen ha fatto una cosa a fine primo tempo, era arrabbiato anche con me, perchè lo avevo ripreso un paio di volte. Entrato negli spogliatoio, ha detto: "ricordiamoci la gara dell'anno scorso che eravamo 2-0 e abbiamo perso". Sono messaggi da leader, che fanno il bene della squadra. Era arrabbiato. Le palle da gol mancate? Ci è arrivato un po' stanco proprio per la corsa che ci aveva messo nel rincorrere gli avversari.

Infine, sulla lotta scudetto e le avversarie che giocano con il coltello tra i denti contro il Napoli, Spalletti chiosa:

Vincere per noi diventa un premio, perché tutti si giocano la vita quando giocano contro di noi. Giocare così vuol dire che la squadra sa interpretare al meglio i momenti... meglio l'uovo oggi... la gallina può aspettare...