Sport E Vai  Sport e Vai
Domenica 28 Aprile 2024
SEGUI SPORTEVAI SU

Napoli sotto choc: I limiti di Sarri e l'occasione sprecata

30/01/2017 12:37

Napoli sotto choc: I limiti di Sarri e l'occasione sprecata |  Sport e Vai

NAPOLI SARRI OCCASIONE

Il pomeriggio non avrebbe potuto offrire regali migliori al Napoli di Sarri ieri: sconfitte di Roma (soprattutto) e Milan, con la Lazio battuta già il sabato dal Chievo. Bastava sfruttare l'occasione superando il Palermo per agganciare il secondo posto e continuare a sognare ma gli azzurri sono riusciti nell' “impresa” di non andare oltre l'1-1 al San Paolo e devono anche ringraziare la papera del portiere rosanero che ha regalato a Mertens il gol del pari. Tutto da rifare, chance buttata alle ortiche e depressione in città tra i tifosi per uno stop che più inaspettato non poteva essere. Chi vuol vedere il bicchiere mezzo pieno conta i tanti tiri in porta, parla di sfortuna e casualità, chi si concentra sull'altra metà nota le difficoltà di una squadra incapace di cambiare gioco, ancorata a schemi brillanti che funzionano giocando solo ad alta velocità, quando tutti sono al top e in determinati contesti tattici. Se negli altri anni queste partite bloccate le risolveva Higuain, adesso sono guai quando il Napoli va sotto e si ritrova una squadra che si chiude a catenaccio. Inutile, come ha fatto Sarri, prendersela col Palermo (“poi ci si lamenta che il calcio italiano non si riesce a vendere all'estero”, ha detto il tecnico un po' rancoroso), un'analisi razionale impone di sottolineare cos'è che non funziona e non c'entrano solo le amnesie difensive che portano il Napoli a prendere gol a ogni partita.

NAPOLI SARRI OCCASIONE PANCHINA – Alla vigilia si parlava di prova del nove per capire se la squadra era davvero cresciuta e maturata ma la risposta (negativa) coinvolge tutti: giocatori e panchina dove emergono i limiti di Sarri di trovare alternative tattiche. Contro un Palermo che difendeva anche in dieci non si è mai tentato lo sfondamento centrale per cercare superiorità: la parola d'ordine è rimasta la stessa di sempre, possesso e scarico a cercare l'imbucata giusta (quasi sempre per Callejon). I gol potevano anche arrivare, è sicuro, viste le tante occasioni ma una squadra appena appena normale avrebbe risolto la partita sprecando la metà delle energie ricorrendo ad altri sistemi. Il Napoli ha sbagliato approccio prendendo gol subito (con la retroguardia piazzata e tutti colpevoli, da Hysaj a Maksimovic) ma ha anche sbagliato formazione e non è la prima volta che accade. Ora che l'abbondanza regna in rosa, bisogna saper valorizzare tutti e considerare le caratteristiche della partita. Rinunciare in partenza a Diawara e Zielinski che avrebbero garantito profondità e strappi centrali per affidarsi al sempre più monotono Jorginho e all'incontrista Allan ha tolto al Napoli le armi migliori per superare il muro palermitano. Gli azzurri su quel muro hanno sbattuto la testa per tutta la gara, senza mai riuscire a trovare soluzioni alternative.

NAPOLI SARRI OCCASIONE PAVOLETTI –Si dirà che Sarri ci ha provato, inserendo Pavoletti ma il punto è che la squadra ha continuato a gestire il match con le stesse coordinate tattiche, di fatto ignorando la presenza dell'ex Genoa. Il dubbio resta: sa giocare davvero solo così il Napoli? E uno come Giaccherini che non entra neanche in queste partite si può trattenere ad ogni costo? La ricerca ossessiva degli stessi movimenti ha ricordato un po' l'Italia di Sacchi ma non quella della finale ai Mondiali di Usa 94, bensì quella decadente che venne eliminata agli Europei del '96. Sacchi era maniacale negli schemi e nella tattica, ma aveva lo stesso difetto: inseguiva sempre la stessa utopia. Leggendari i cambi che fece nella gara decisiva contro la Germania, quando occorreva vincere per passare il turno. Sullo 0-0 a meno di un quarto d'ora dalla fine tolse prima Carboni per inserire Torricelli e poi Fuser per mettere Di Livio: lo spartito non si tocca, anche quando serve il gol della disperazione. Quell'Italia il gol non lo fece e uscì fuori, quel gol non l'ha fatto neanche il Napoli per rimontare del tutto il Palermo. E continuare a parlare di immaturità e squadra giovane è un alibi che regge a metà.

Stefano Grandi

 


Tags: Palermo napoli Pavoletti sarri

Articoli Correlati