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Napoli sogna Ancelotti, con lui si dimenticherebbe Sarri e...il sarrismo

22/05/2018 10:01

Napoli sogna Ancelotti, con lui si dimenticherebbe Sarri e...il sarrismo |  Sport e Vai

La mossa per accontentare la piazza, cercando di trattenere Sarri, il presidente De Laurentiis l'ha fatta. Il patron sa bene che il tecnico è amatissimo in città, che la sua “corsa al palazzo” anche se non è andata a buon fine, ha fatto innamorare quasi tutti e si era detto pronto a riconoscere economicamente i risultati di Sarri con un ingaggio di quasi 4 milioni netti di euro all'anno, nonostante un contratto già firmato fino al 2020 a cifre nettamente inferiori. Al tempo stesso De Laurentiis non si strapperà i capelli se Sarri andasse via perchè le divergenze tra i due comunque non sono mai scomparse, sulla gestione della rosa ad esempio come sull'importanza delle coppe. Anche il tentennare del tecnico ha fatto innervosire il patron: non si aspettava che Sarri prendesse tempo e proroghe per una questione che pensava di aver risolto. Game over, dunque? Sembra di sì. Tempo scaduto, aveva detto De Laurentiis domenica e mentre Sarri medita sulle offerte dello Zenit (ecco perchè deve chiedere alla famiglia, andare in Russia non è esattamente come spostarsi da Empoli a Napoli) il partron ha già il piano-B. Che poi B non è perchè se davvero riuscisse a convincere Carlo Ancelotti realizzerebbe il colpo di mercato più importante di tutta la sua gestione. Superiore all'acquisto di Higuain. Ancelotti è senza dubbio uno degli allenatori migliori del mondo, ha un palmarès invidiabile: da quando la vittoria a Manchester contro la Juventus nel 2003 nella finale di Champions League gli scrollò di dosso l'etichetta di eterno secondo, Ancelotti ha vinto tutto e ovunque. Venti trofei sollevati da allenatore, che diventano 21 se in bacheca si aggiunge anche la Coppa Intertoto 1999 alla Juve. Ha vinto campionati con Milan, PSG, Chelsea, Psg e Bayern, Champions League con i rossoneri e il Real Madrid (tra cui la celebre e attesissima “decima”) ed ha allenato campioni dei paesi più disparati. Perchè sarebbe un colpaccio? Perchè in un colpo solo farebbe dimenticare ai napoletani Sarri e cancellerebbe anche il “sarrismo”, inteso come modo unico di giocare e fedeltà assoluta ai titolarissimi. Ancelotti non ha un sol modulo di riferimento: parte, come quasi tutti, dalla difesa a 4 ma poi cambia a seconda dei giocatori, dell'avversario, delle situazioni tattiche. A differenza di Sarri è bravissimo nel “leggere” le partite. A differenza di Sarri conosce giocatori di tutti i campionati e potrebbe portare col suo carisma a Napoli anche campioni che altrimenti mai verrebbero. Un'operazione Benitez-2, insomma, ma più in grande. Ancelotti conosce benissimo i meccanismi del calcio italiano, gli avversari, i pericoli. Rispetto a Rafa parte in vantaggio e non solo perchè ha vinto molto di più. L'esperienza all'estero lo ha arricchito ed oggi don Carlo è un gestore di uomini perfetto, utilissimo sul mercato (anche nello scovare giocatori importanti ma poco noti e per questo non costosi, visto che ha allenato in tutti e 4 i campionati più importanti oltre all'Italia e quindi segue e conosce tutte le squadre anche quelle meno note) e in campo, dove le sue squadre sanno coniugare bel calcio e risultati. Così, come ciliegina per dirimere l'eterna diatriba tra Grande Bellezza e Cinismo Vincente. Ancelotti sulla panchina del Napoli, insomma, sarebbe la coccarda sul petto di De Laurentiis che per una volta non avrebbe paura (come del resto fece con Benitez) a prendere un tecnico che potrebbe fare ombra al suo ego. Una mossa da scacco matto, che farebbe il Napoli immediatamente più forte di quello di Sarri ancor prima di comprare un sol giocatore.

Stefano Grandi

 

 


Tags: napoli ancelotti sarri

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