Napoli, Sarri: Sul mercato non ho chiesto nessuno, basta bugie

Quattro mesi dopo quella sconfitta col Sassuolo all’esordio in campionato, il Napoli inizia il ritorno ripartendo dalla sfida contro gli emiliani, ma è un’altra storia. Quello era un Napoli sghembo e monco, tatticamente sballato e con poca convinzione. Questo è capolista, in crescita di entusiasmo e di convinzione anche se Sarri fa ancora fatica ad accettare un ruolo da protagonista principale della sua squadra: “Per me la Juve è la favorita, l’ho detto in tempi non sospetti: ha un budget nettamente superiore rispetto alle altre e viene da 4 scudetti di fila. E’ palesemente la squadra più forte, dal canto nostro stiamo portando avanti delle idee e ci stiamo credendo, quanto possano essere appaganti e forti non lo sappiamo. Non abbiamo certezze in questo senso”. E’ la seconda volta che il Napoli arriva al primo posto in classifica, l’ultima volta si sbagliò la partita successiva a Bologna: “Dobbiamo dimostrare di essere cresciuti anche da questo punto di vista, anche se abbiamo un avversario difficile da affrontare. Non dobbiamo essere appagati e non dobbiamo guardarci indietro. All’andata non eravamo pronti per affrontare un avversario meglio organizzato che da 4 anni ha lo stesso allenatore e che ha messo in difficoltà tutti. Quando dissi che il Sassuolo avrebbe lottato per l’Europa League mi risero dietro. Il nostro primo posto invece non l’avevo previsto, sapevo che saremmo cresciuti ma anche adesso non ho grandi certezze, solo convinzioni di poter lavorare bene”. Domenica scorsa il Napoli ha dato spettacolo, con 5 gol ma Sarri preferisce soffermarsi sui difetti: “A Frosinone abbiamo fatto bene anche se col retrogusto amaro per quel gol che abbiamo preso, tra di noi abbiamo parlato più di quello che delle cose fatte bene”. MERCATO - Capitolo mercato, il tecnico del Napoli ribadisce un concetto: “Mi dà sempre fastidio leggere di qualcuno considerato come mio pupillo o mia richiesta perché non ho chiesto nessuno e lo sapete bene. E’ chiaro che chiunque venga dovrà apprendere schemi e movimenti, è come a scuola: c’è chi ci impiega più tempo a imparare e chi meno”. Finalmente l’allenatore azzurro sembra si sia convertito al turnover, aborrito ad inizio stagione, ma chi gioca sempre poco è Gabbiadini: “Per me è un giocatore fondamentale, lo vedo però più attaccante, da esterno può cambiare il nostro equilibrio”. In città c’è entusiasmo ma Sarri non vuole euforia: “Ci può danneggiare, ma siamo contenti per i tifosi”. Anche Maradona intanto s’è convertito nei confronti di Sarri: “Mi fa piacere, spero che possa venire a Napoli a prescindere dai risultati. Mi darebbe un’emozione unica incontrarlo”. Stefano Grandi