Napoli, Sarri: La sosta danneggia noi e avvantaggia altri

Il “vizietto” di lamentarsi spesso l’ha palesato sin dai suoi primi giorni a Napoli e Maurizio Sarri col passar dei mesi l’ha addirittura amplificato, a dispetto di risultati importanti che hanno proiettato gli azzurri a ridosso delle prime posizioni in classifica. Alla vigilia della delicata trasferta contro un Verona disperatamente a caccia di punti, il tecnico partenopeo ha qualche sassolino da togliersi: “La sosta ci danneggia sempre, vedi l’inizio delle gare con Empoli e Fiorentina, poi abbiamo tanti giocatori che tornano dal fare il giro del mondo in partite spesso poco utili e le altre squadre sono avvantaggiate. Noi la sosta la subiamo, altre se ne beneficiano. L’incidenza degli infortuni dei giocatori quando vanno in Nazionale è superiore rispetto a quella quando sono nei club”. C’è infatti un’emergenza attacco con Mertens e Gabbiadini infortunati e Higuain tornato da un volo intercontinentale: “Gabbiadini e Mertens erano fondamentali per noi in questo momento, ci dispiace che mancheranno e soprattutto perché si sono fatti male in amichevole. Il Pipita è stanco com’è normale che sia, speriamo possa recuperare per stare in condizioni discrete. Noi avevamo pensato solo a un impiego part-time domani e a un riposo totale in Europa, ma siamo costretti a fare scelte diverse. Abbiamo però tanti giocatori che avrebbe necessità di allenarsi di più”. L’ambiente al Bentegodi è storicamente ostile al Napoli: “Il Verona è la stessa squadra che solo 6 mesi fa ha battuto il Napoli e vale molto di più della classifica che ha ora, è una partita piena di insidie, in un orario difficile per tutti, alle 12.30 che è un orario innaturale, ti cambia le abitudini del pre-partita e non piace a nessun giocatore. Ai ragazzi ho detto che per la nostra tifoseria è una gara particolarmente importante e lo deve diventare anche per noi, c’è una grande rivalità”. Inevitabile il passaggio sugli attentati in Francia e sull’allarme sicurezza in Belgio, dove giovedì il Napoli deve giocare in Europa League contro il Bruges: “Non dipende da noi giocare o meno, se ci sono margini di sicurezza è giusto giocare perché è giusto continuare a fare la nostra vita e il nostro lavoro. Tanta gente gira l’Europa per lavoro e guadagna anche meno di noi, che non siamo quelli più in pericolo”.