Napoli, Sarri: Il mercato lo leggo solo su Televideo

All’immagine di allenatore un po’ all’antica, poco glamour e tanto concentrato sul lavoro, Maurizio Sarri ci tiene. Domani ci sarà il debutto sulla panchina del Napoli, a Reggio Emilia contro il Sassuolo, ed emozione comprensibile a parte la sua testa è tutta sulla sostanza, più che sulla forma. Fedele al motto “di mercato non parlo” il neo-tecnico azzurro arriva a dire che “dall'8 luglio non leggo un giornale, sto messo male anche sulle notizie di mercato: non mi sembra che sia stato un mercato contenuto, sono uno dei pochi che forse legge ancora il Televideo, da quel po' che ho visto credo sia stato un mercato effervescente. Non sento Giuntoli da tre giorni e del mercato non mi interessa. . Tireremo le somme tra qualche giorno, io ho delle gare da preparare. Non so nemmeno se Giuntoli verrà allo stadio domani, non voglio sentirlo perché la mia testa deve pensare solo alla gara col Sassuolo.Pretendo che nessuno metta bocca nel mio lavoro, faccio lo stesso per il lavoro degli altri. Mi fido di Giuntoli per il mercato e voglio che lui si fidi di me sull'aspetto tecnico". Mette le mani avanti più volte, Sarri: "Spero di vedere una squadra che cerchi di prendere le redini del gioco contro tutti, poi è ovvio che qualche volta la squadra potrà andare in sofferenza. Il Sassuolo al momento è il peggior avversario che possiamo affrontare, giocheremo contro una squadra che gioca assieme da tre anni e ha maggiori certezze: è una società ed una squadra forte, giocare contro il Sassuolo è difficile per tutti". Sulla formazione nessuna certezza. Sarri arriva a mettere in dubbio anche la presenza di Higuain dal 1’ “(Possono esserci dei dubbi anche sullo stesso Higuain. Non dirò mai chi gioca domani, per rispetto ai miei giocatori. Io ancora non ho certezze su chi è titolare e chi no, anzi ho molti dubbi per domani. Stiamo provando vari moduli ed è possibile che le coppie che adesso sembrano escludersi possano giocare assieme a seconda delle esigenze e delle partite".") anche se la squadra sembra fatta col solo dubbio davanti tra Mertens e Callejon, con Reina tra i pali, Maggio e Hysaj sulle fasce, Albiol e Chiriches centrali, Higuain centravanti, Insigne trequartista e Allan e Valdifiori in mezzo al fianco di Hamsik. Proprio sullo slovacco Sarri dice: “Hamsik ha sempre fatto il centrocampista, a parte gli ultimi due anni: fisicamente è ok, sta andando tutto bene anche se fare il terzo di centrocampo nel 4-3-1-2 è più dispendioso che farlo nel 3-5-2. Per il momento si sta adattando e si sta sacrificando”. Tanto per non smentire la sua immagine non fa pronostici sulla griglia del campionato: “Non ho mai giocato nemmeno una schedina da ragazzo, io parto dal fatto che siamo arrivati quinti in un campionato senza le milanesi: sarà un campionato difficile, abbiamo cambiato giocatori e modo di giocare, non sarà semplice ma l'importante sarà attraversare compatti le difficoltà. Vogliamo tirar fuori il 101% delle potenzialità della squadra". Con un occhio di riguardo alla difesa, punto debole del Napoli degli ultimi anni: “Penso che ogni squadra si costruisca dalla difesa e l'ho sempre pensato in tutta la mia carriera. Ripeto, domani sarà un test importante contro una squadra che gioca a memoria e ha qualità davanti". Poi un pizzico di orgoglio: “Mi dà soddisfazione che si metta in evidenza la meritocrazia che in un paese come questo non c'è. Prima nessuno si era accorto del lavoro che facevo, tutto ad un tratto la situazione è diventata interessante e magari dal Giappone vengono a vedere gli allenamenti. Nel calcio ogni tanto ci sono delle mode, ma io in allenamento faccio le stesse cose di 7-8 anni fa”. Stefano Grandi