Napoli, Sarri: Higuain domani un avversario, da lunedì lo saluto con piacere

Tre giorni per inseguire secondo posto e finale di coppa Italia: due volte la Juventus al San Paolo per dare uno schiaffo virtuale ad Allegri – dopo averlo già battuto per la panchina d'oro – e per far felice un popolo napoletano che questa sfida la sente più delle altre. Napoli-Juventus è tutto ma soprattutto il ritorno in città di Higuain ma Sarri non abbocca alle polemiche: “Gli voglio bene e gli devo molto ma per me domani è un avversario e non mi importa niente di cosa succeda. Non ho mai detto che lui passerà una brutta giornata al San Paolo, ho solo detto che vorremmo far passare una brutta giornata alla Juventus. L'abbraccio in campo? Prima delle partite non ho queste delicatezze, all'andata mi sono accorto all'ultimo che stava venendo verso di me. Sa che opinione ho di lui e mi basta, non c'è bisogno di dimostrarlo. Lo vedrei con piacere lunedì ma domani non mi interessa. Non è che si possa entrare nella vita delle persone, ci sono aspetti su cui è giusto non dare giudizi nelle scelte personali”. Anche la rivalità con Allegri non lo stuzzica più di tanto: “Di battere Allegri non mi interessa, mi è anche simpatico, di battere la Juve sì. Le vittorie sul campo valgono più dei trofei. Ora pensiamo solo alla partita di campionato e non a quella di coppa Italia, non credo che il risultato di domani possa influenzare la partita di coppa Italia”. E che deve fare il Napoli per battere la Juve non è semplice da spiegare: “Facciamo fatica a fare partite perfette, alterniamo momenti straordinari a distrazioni. Dobbiamo cercare concedere poco ma ad esempio all'andata a Torino abbiamo pagato carissimo gli unici due errori. Dobbiamo essere bravi ad avere continuità di prestazione”. Rimpianti per un distacco dai bianconeri che poteva essere inferiore ce ne sono: “Se si va a valutare i singoli episodi è vero che potevamo essere più vicini ma nella globalità è di un'altra categoria, per forza economica, per forza politica, per forza in campo. Hanno qualcosa in più”. Reina resta in dubbio ed è un problema non da poco: “Ha un dolorino al polpaccio, per noi è importantissimo, deciderà lui all'ultimo con le sue sensazioni. E' di grande esperienza ed intelligenza, ci darà la risposta giusta. Hysaj invece è tornato in gruppo e così anche Hamsik, certo i tanti nazionali che vanno via sono una situazione sempre delicata che l'anno scorso abbiamo pagato e che stiamo pagando anche quest'anno. Sono situazioni che capitano a 4-5 squadre e che non sono semplici da gestire specie per chi come noi fa un certo tipo di calcio”. Alla Juve potrebbero mancare Dybala e Mandzukic: “Gli aspetti mentali domani saranno più importanti di quelli tattici, ci conosciamo tutti bene. Saranno le motivazioni a trovare la lucidità giusta ad essere determinanti. Se giocano a 3 o a 4 non mi fa paura, più che altro la forza dei giocatori della Juve”. Come già fece prima del Real, Sarri scarica la pressione sulla Juve: “Sono loro i primi e sono loro che devono vincere a prescindere dalla passione che ha Napoli. Il nostro pubblico è umile, accetta le difficoltà e le sconfitte, ma meriterebbe la gioia di vincere. Ed è giusto che la squadra senta questa responsabilità”.

Stefano Grandi