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Napoli, Sarri: Higuain deve sorridere, squadra sia umile e si diverta

15/07/2015 12:43

Napoli, Sarri: Higuain deve sorridere, squadra sia umile e si diverta |  Sport e Vai
Cambiare pagina non è più un obiettivo per il Napoli perché l’arrivo di Sarri ha già rivoluzionato tutto. Cosa si leggerà nella prossima pagina è presto per dirlo ma con l’ex Empoli sono cambiate tante cose, dall’approccio più benevolo dei media all’impostazione degli allenamenti. Dopo le interviste dei giorni scorsi il nuovo tecnico azzurro è stato ufficialmente presentato oggi, nel ritiro di Dimaro ed è apparso sciolto, finanche sfrontato, per niente impaurito per l’avventura prestigiosa.  Le sue parole chiave le esplicita alla fine: "L'umiltà prima di tutto, poi vorrei vedere una squadra che in campo si diverte. Più sorrisi e meno nervosismo".  E per prima cosa ha ribadito quello che sembra essere diventato il nuovo “mantra” del Napoli, ovvero la famigerata maglia sudata. Un tormentone di questi giorni, in contrapposizione neanche troppo velata al Napoli che fu di Benitez: “Il Napoli sarà una squadra di sudore. Tutti lavorano, la durata degli allenamenti è più lunga, ma alzeremo i ritmi. La qualità ci aiuterà nella fase offensiva, ma nella fase difensiva conta poco. Ci vorrà predisposizione al sacrificio. Non ho mai visto nessuno difendere con 'fantasia’…”. Se non è una stoccata, poco ci manca. E poi aggiunge: “In fase difensiva c'è bisogno di organizzazione ed applicazione. Se sbagliano loro, vado a casa io. Se sbaglia un solo calciatore va a casa lui". Sarri ha il suo stile, che poco si presta a buonismi e parole di facciata così sul mercato liquida così ogni trattativa: “Penso ad allenare la squadra, sento Giuntoli ogni tre giorni, mi interessa zero. Mi stanno sui 'cog...' gli allenatori che parlano di mercato. In questo momento ne ho 25 a disposizione e sono i migliori in Italia. Devo pensare così se voglio trasmettere qualcosa di positivo ai giocatori. Se parlassi di mercato ora ucciderei tre giocatori in un secondo che invece si stanno allenando ogni giorno. Giuntoli è uno dei migliori nel settore". All’Empoli giocava col 4-3-1-2, a Napoli sta provando anche un altro modulo: “Stiamo provando il 4-3-1-2 e il 4-3-3 che sono i moduli più adatti alla squadra”. Senza il suo pupillo Saponara chi potrà essere il trequartista? Sarri esclude Hamsik: “Hamsik mi ha detto che preferisce giocare a centrocampo, Insigne invece mi chiede di giocare alle spalle dei due attaccanti. Me l'hanno chiesto loro. Il 4-3-3 prevede due attaccanti esterni. Callejon e Mertens hanno più caratteristiche da seconda punta, ma poi valuteremo cosa provare. Mertens mi ha detto che può fare tutti e tre i ruoli mentre nel 4-3-3 sono entrambi esterni. Valdifiori? E' un giocatore importante come lo è Jorginho, non so al momento chi può giocare. Ha nel dna il mio stesso modo di vedere il calcio”. GLI OBIETTIVI - Aspettando Higuain (“è giusto che si riposi. Preferisco che torni rilassato anche un giorno dopo, ma l'impazienza di conoscerlo non è poca. Voglio parlargli. Se arriva anche un'ora prima sarei contentissimo, darebbe un forte segnale. Ma sarà stanco, ha svolto una stagione abbastanza pesante. Può migliorare ancora, negli ultimi tempi l'ho visto sempre molto nervoso, vorrei vederlo sorridere. Sarà sicuramente il nostro leader tecnico. Una squadra con Higuain è un'altra cosa, ma credo sia ovvio") Sarri esalta anche Reina: “Può essere il leader, sicuramente, ha questo carattere così esuberante , ma ce ne sono altri con caratteristiche simili". Poi sugli obiettivi stagionali l’allenatore mette le mani avanti: “Le aspettative dei tifosi sono quasi sempre sopra le possibilità della squadra. Anche ad Empoli capitava questo. Il pubblico del Napoli si aspetta tanto, ma noi non abbiamo il fatturato più grande della Serie A. Siamo il quinto fatturato d'Italia, ma vediamo intanto di metterci dietro qualcuno. Sarei presuntuoso a dire dove possiamo arrivare. Vedo che la squadra lavora sodo e le potenzialità di questo gruppo non possono ancora essere evidenziate. Sarebbe presuntuoso poter pensare dove possiamo andare. Ho una squadra di qualità". Quindi l’ennesimo richiamo a quel famoso “equilibrio” che sarebbe mancato l’anno scorso: “Il lavoro è soprattutto nel trovare l'equilibrio che è fondamentale e spero possa essere rimesso a posto. Vedevo il Napoli dall'esterno e sapevo che avrebbe potuto far sempre cinque gol. Vedevo una mancanza di equilibrio. Non so se c’erano delle implicazioni di carattere mentale, lo valuterò vedendo la reazione delle squadre alle prime difficoltà. IL TURNOVER - De Laurentiis gli ha fatto firmare il contratto per un solo anno ma per Sarri non è sfiducia: “Anch’io sono rimasto colpito dal contratto di un solo anno ma il presidente mi ha spiegato che è una prassi mutuata dal cinema e che lui ha utilizzato anche per gli altri allenatori e per un anno o tre non cambia il mio modo di lavorare". Sarri non teme neanche un approccio sbagliato con la squadra: “Io non devo convincere nessuno, è la società che fa la differenza essendo intransigente con i giocatori. Lo dimostra la storia di Sacchi al Milan che fu protetto dopo una falsa partenza. Vedo comunque una squadra ben disposta a seguirmi”. Si è parlato anche di un Sarri allergico al turnover: Bisogna ragionare di settimana in settimana senza fare ragionamenti a lungo periodo, bisogna verificare sul momento queste situazioni. E’ troppo difficile programmare con così largo anticipo, ragionando su quale sia la partita chiave e quella meno strategica. La cosa bella e brutta? Ora sono in una grande squadra, vedo tutto bello, il brutto spero di vederlo il più tardi possibile”. Stefano Grandi  

Tags: napoli hamsik Reina higuain sarri

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