Napoli, Sarri: A Insigne ho detto di non rompermi il c...per il cambio

“A Insigne ho detto non mi rompere il c..., era accigliato per il cambio ma sta avendo un minutaggio elevato e deve accettare le sostituzioni che gli fanno tirare il fiato. Mi dispiace di non aver potuto tirare via anche Hamsik che doveva rifiatare ma c'era Zielinski con i crampi”. Maurizio Sarri rivela il siparietto con Insigne al momento della sostituzione e in sala stampa allarga il discorso sull'analisi della gara col Torino dopo le parole a caldo dette in tv. Higuain ha elogiato la mentalità della Juve, quella che forse manca proprio al Napoli: “La voglia di vincere è di tutti, dipende che sacrifici sei disposto a fare per la vittoria. In un ambiente dove sei abituato a vincere diventa tutto più facile, noi siamo un gruppo in costruzione, molto giovane e con margini. Spero di poterli aiutare in questo percorso anche se in A non ho vinto niente”. Mihajlovic ha detto che il Napoli gioca meglio della Juve: “Ci vuol bene evidentemente ma noi non sempre sappiamo trasformare la bellezza delle prestazioni in punti, ci è successo in 3-4 gare di non raccogliere quello che diceva il campo – come non ci è successo oggi perchè il 5-3 è bugiardo – ed il problema è quello ma dipende anche dall'età”. Sulle scelte in difesa, con Chiriches preferito ancora una volta a Maksimovic, il tecnico spiega: "Maksimovic ha dovuto giocare in passato perchè c'erano tre infortunati, non era neanche ancora pronto. Individualmente ha fatto bene, ma non era ancora pronto per i movimenti della linea, Maksimovic è forte e nel futuro prossimo diventerà molto forte. Non c'è nessun problema, le potenzialità sono notevoli e verranno fuori. Non ci sono gerarchie, chi cala va fuori. Tonelli sta bene, si allena da 40 giorni con continuità, ha fatto una buona gara con la Primavera, ma è difficile farne girare cinque, spero di trovargli spazio perchè Tonelli come mentalità può darci qualcosa...".  Ancora catenaccio sul mercato per finire: "Io ho perso Higuain, ho perso Milik, non ho mai pianto, s'è lavorato per trovare altre soluzioni. Qualsiasi cosa farà la società non piangerò di certo". 

Stefano Grandi