Napoli: Ritiro e silenzio, Benitez chiede orgoglio e rilancia Insigne

La quiete dopo la tempesta. Tutti zitti a Napoli alla vigilia della gara con la Fiorentina, effetto della due-giorni di trambusto e di polemiche con la decisione di De Laurentiis di mandare la squadra in ritiro a tempo indeterminato dopo l’eliminazione in coppa Italia. Le parole furibonde del presidente, che ha velatamente accusato alcuni giocatori di “notti brave”, hanno creato un’atmosfera pesantissima in casa azzurra. La decisione del ritiro non è piaciuta neanche a Benitez, che già in passato (dopo la sconfitta a San Siro col Milan) si era opposto a un provvedimento lontano anni luce dalla sua cultura calcistica ma oggi il tecnico spagnolo ha molto meno peso rispetto a qualche mese fa. Il declino in campionato della squadra che aveva la qualificazione Champions in pugno e che ora si ritrova sesta ha fatto perdere appeal a don Rafaè, sempre più deciso ad andar via a fine stagione. Prima di lasciare però Benitez vuol giocarsi tutte le carte per chiudere bene la sua avventura azzurra, almeno sotto il profilo dei risultati. Oggi niente conferenza stampa di vigilia ma lunga chiacchierata con la squadra: è l’ultimo tram per non distruggere quanto di buono creato in questi anni, occorre un moto d’orgoglio anche se il ritiro è stato digerito malissimo da tutti. ULTIMA CHANCE - Domani c’è la Fiorentina, vincere – con la concomitanza di altri risultati favorevoli dagli altri campi visto che la Roma giocherà a Torino e la Samp al Meazza col Milan – potrebbe riportare il quarto posto e un po’ di serenità prima dell’attesa sfida di Europa League di giovedì in Germania contro il Wolfsburg. Benitez pensa a diversi cambi di formazione: indizi non ce ne sono (allenamenti a porte chiuse e niente conferenza) ma l’impressione è che sia arrivato il momento del rientro dal 1’ di Insigne. Nelle ultime due gare con Roma e Lazio ha giocato solo spezzoni ma la condizione mostrata in coppa Italia potrebbe spingerlo verso un posto da titolare, presumibilmente al posto di Mertens. Dovrebbe tornare dal 1’ anche Callejon, al posto di Gabbiadini, con Hamsik favorito su De Guzman come trequartista. In mezzo dovrebbe toccare a Inler e David Lopez, con Koulibaly che potrebbe riprendersi il posto di titolare in difesa. Ballottaggio tra Strinic (favorito) e Ghoulam sulla fascia sinistra. La città è tiepida intanto, la delusione è stata enorme e non si escludono contestazioni indifferenziate con tutti sotto accusa, dal presidente all’allenatore fino ai giocatori, esposti alla gogna mediatica dalle parole di De Laurentiis. Un nuovo scivolone in campionato, oltre a compromettere le speranze d’Europa, avrebbe effetti inimmaginabili su un ambiente già provato, una vittoria riaprirebbe scenari al momento chiusi. Benitez si gioca l’ultima carta. Stefano Grandi