Napoli, pericolo giallo: Già 18 ammoniti, troppi cartellini per l'Ancelotti-band

C'è un piccolo verme nella bella e saporita mela che sta diventando questo Napoli di Ancelotti e alla lunga potrebbe diventare un rischio. Giusto esaltarsi per la vittoria di Udine, per la panchina d'oro che re Mida-Ancelotti sta forgiando come una risorsa strepitosa, per la crescita di Malcuit, Fabian, Rog e per la personalità messa in mostra alla Dacia Arena ma c'è un aspetto che non va sottovalutato. Ieri altri 4 ammoniti: Milik, Albiol, Allan e Mertens, quattro gialli che portano il numero complessivo degli ammoniti da inizio stagione a 18, considerando solo le 9 giornate di campionato. C'è un giocatore, e non uno qualsiasi ma Koulibaly, che già ieri prima della gara era in diffida e la sensazione è che quest'anno, in mezzo a tanti aspetti positivi, vada adottato qualche correttivo per evitare che da qui a breve siano le squalifiche ad orientare il turnover e non le sagge scelte tattiche di Ancelotti. La rosa lunga è un vantaggio enorme, la capacità di saperla valorizzare tutta una prerogativa dell'attuale gestione tecnica, del tutto antitetica rispetto a quella passata, ma col passar delle giornate sono da mettere in conto anche problemi fisici (e ieri gli assenti per la prima volta erano tanti, oltre ai lungodegenti Ghoulam e Meret mancavano Insigne, Ounas e Luperto e si è aggiunto praticamente subito Verdi): se entrano in ballo anche le squalifiche si fa dura. Ma perchè questo Napoli è diventato così “cattivo”? Restando a ieri forse l'ammonizione di Mertens per il contatto con Behrami era forse eccessiva ma una certa aggressività di fondo, frutto più di paura di lasciare spazi che di grinta naturale, si nota dall'inizio della stagione. Manca ancora un po' di sicurezza totale, nonostante gli indubbi benefìci della cura del nuovo tecnico in chiave-difesa. Si è passati dal prendere gol a ogni gara al cleen sheet delle ultime partite ma la squadra è ancora troppo fallosa e soprattutto non sempre lo è quando la necessità lo richiede. Ancelotti dovrà lavorare su questo aspetto perchè il pericolo-giallo non va sottovalutato.

Stefano Grandi