Napoli: perché è saltato Tudor, il retroscena sulla svolta Mazzarri

Il cappuccio della penna era stato giù tolto, la firma a un passo. Igor Tudor doveva essere il nuovo allenatore del Napoli, scelto per cancellare la breve quanto grigia parentesi Garcia. Allertati tutti a Castelvolturno, pronti per l'ufficialità poi il dietrofront improvviso. Niente Tudor, ecco Mazzarri. L'ennesimo colpo di scena di De Laurentiis ha spiazzato tutti. Era stato positivo l'incontro con Tudor, l'ex tecnico del Marsiglia aveva accettato anche il contratto a tempo, fino a giugno, con clausola di rinnovo opzionale solo a favore del club. Soddisfatto il patron, tutti d'accordo anche sul piano economico poi la scintilla improvvisa. La domanda che ha fatto cadere il castello. Adl ha chiesto a Tudor come intendesse far giocare la squadra e la risposta non gli è piaciuta:

 «Vedrò la squadra, le caratteristiche di ognuno e glielo dirò». Sono state queste parole, secondo il Corriere dello sport, a condannare Tudor. De Laurentiis in estate ha selezionato solo allenatori che giocassero col 4-3-3, l'idea di un modulo diverso - e per giunta a stagione in corso - l'ha spaventato. Ci ha dormito su e la mattina dopo ha incontrato Mazzarri.

Anche il tecnico livornese è amante del 3-5-2 ma proprio quest'anno ha detto di aver studiato il 4-3-3 di Spalletti, assicurando di saperlo riproporre. E probabilmente questo avrà detto a De Laurentiis per convincerlo.