Napoli per una sera tifa Juve, meglio che vada avanti in Champions

urandosi il naso, come diceva Montanelli parlando di voti e di politica, ma non c'è altra scelta: Napoli si ritrova “costretta” a tifare Juventus in Europa. Una situazione inedita, che peraltro non convince neanche tutti (gli irriducibili proprio non ce la faranno ad esultare per una qualificazione dei bianconeri in Champions), ma quasi obbligata dopo l'inatteso scivolone contro la Roma. Il rischio-sorpasso in campionato è concreto e ancor prima del recupero della Juve con l'Atalanta potrebbe concretizzarsi già domenica, quando i bianconeri avranno un turno sulla carta facile in casa contro l'Udinese e gli azzurri saranno attesi al duro match di San Siro contro l'Inter: meglio allora che la squadra di Allegri resti impegnata su tutti e tre i fronti. Visto che il Napoli all'Europa ha già detto addio, che almeno sia un vantaggio avere meno gare da giocare rispetto ai rivali. Un'eliminazione della Juve a Londra potrebbe avere conseguenze psicologiche incerte nell'impatto sul campionato: la botta sarebbe forte e l'effetto-depressione potrebbe anche far perdere qualche punto per strada ma fino a quando? Una squadra come la Juve saprebbe come ritrovare fame e stimoli da riversare interamente sul campionato e per il Napoli si farebbe ancor più dura. Passare il turno ed approdare almeno ai quarti comporterebbe invece un possibile vantaggio per i partenopei. I quarti di Champions si giocheranno il 3 e il 10 aprile, la Juve in quel periodo dovrà affrontare il Milan il 31 marzo ad esempio, poi il Benevento che sulla carta è più semplice e quindi la Sampdoria e il potenziale scontro di Champions potrebbe togliere energie nervose e fisiche in campionato. Almeno è quello che si augurano i tifosi del Napoli che, con ogni probabilità, domani sera si “tureranno il naso”. Forza Juve magari no, non lo diranno, ma se a festeggiare saranno i bianconeri a Wembley pochi saranno veramente dispiaciuti.

Stefano Grandi