Napoli, Osimhen dice tutto: infortunio, futuro, Arabia, Spalletti e Pallone d'Oro

Intervenuto in live su Twitch a Tvplay.it, l'attaccante del Napoli, Victor Osimhen, si toglie qualche sassolino dalle scarpe dopo un periodo non semplice, dalle incomprensioni con Garcia, il video su TikTok, il rinnovo e l'infortunio che lo terrà ancora per qualche giornata lotanto dal campo.

L'attaccante nigeriano ex Lille analizza il campionato di Serie A e spiega: 

È un ottimo campionato, con grandi talenti. La gente non capisce quanto sia difficile giocare qui. Dal punto di vista tattico e fisico, è uno dei campionati più difficili in cui giocare. Saudi Pro League? È un'ottima lega, che sta attirando molti talenti, però, se dovessi scegliere tra Arabia e Mls, sceglierei quest'ultima.

Sul Napoli e su un futuro in azzurro, Osimhen non si sbilancia, anzi:

Per ora, sto molto bene qui: per me è sempre una grande emozione segnare, ma farlo al Maradona è qualcosa di speciale. Infortuni? Li ho sempre avuti, fin da ragazzino. Da piccolo avevo smesso di giocare dopo un brutto infortunio alla spalla per fare una rovesciata. La maschera? Credo che la indosserò ancora per tanto tempo, ormai fa parte di me e ha creato una specie di brand.

Sugli avversari al titolo di bomber in Serie A, Osimhen rivela:

Mi piace molto il modo di giocare di Immobile. Lo rispetto molto, ha istinto da bomber e ho avuto l'opportunità di dirgli anche di persona quanto sia forte. Meglio io? No, non mi chiedete paragoni. Lui è una leggenda e spero di avvincinare quello che ha fatto lui.

A chi mi sono ispirato quando ero giovane? Ho cercato di modellare il mio gioco su Didier Drogba, ho guardato molti suoi video e ho cercato di assorbire il più possibile.

Leao o Lautaro? Sono due top, incredibili. Leao lasciò il Lille quando arrivai io e ricordo che mi inviò un messaggio per congratularsi con me e motivarmi nella nuova avventura... abbiamo un buon rapporto. Lautaro, invece, è difficile descrivere a parole la sua capacità di trasmettere leadership. È fortissimo ed è un bene per tutto il sistema calcio italiano averlo in A.

Sul Pallone d'Oro, così come su Messi e Cr7, Osimhen non si sbilancia:

Chi dovrebbe vincerlo tra Messi e Haaland? Non so, lo meritano tutti e due. Vincere il Pallone d'Oro sarebbe un obiettivo, un sogno per il futuro. Messi o Ronaldo? Quello che hanno fatto negli ultimi vent’anni è qualcosa di clamoroso. Ho una foto con entrambi e non so proprio chi scegliere tra i due.

Sull'avvio difficile al Milan del compagno di Nazionale, Chukwueze, Osimhen non ha dobbi:

Anche io nei primi mesi qui ho faticato. Lui deve credere in ciò che sta facendo. Sono certo che al Milan verrà senz'altro fuori.

Infine, un pensiero a Luciano Spalletti:

Il mister ha trasformato il mio modo di giocare. Per me, lui è un genio. Chiede molto ai suoi giocatori, dà anche tanto. L'Italia ha fatto bene a puntare su di lui. È il migliore in Italia? (Osimhen, si limita ad annuire, ma il messaggio è chiaro).